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Cronaca

Crollo ponte Morandi, Autostrade: «Ricostruiremo il viadotto in 5 mesi»

Cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree per il progetto di ricostruzione del viadotto crollato il 14 agosto

Di Maio, Salvini, Rixi, Toninelli, e tanti altri: sono molte le figure istituzionali che, a partire dal momento della tragedia del crollo del ponte Morandi, hanno puntato il dito su Autostrade per l'Italia, minacciando di revocare le concessioni.

La società si difende, e promette un nuovo ponte in appena cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree: «In relazione all’annuncio dell’avvio della procedura di revoca della concessione, Autostrade per l’Italia si dichiara fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi. È una fiducia che si fonda sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali. Peraltro non è possibile in questa fase formulare alcuna ipotesi attendibile sulle cause del crollo. Autostrade per l’Italia sta lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree. La società continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo». 

Giovedì pomeriggio, inoltre, Autostrade ha annunciato che le ambulanze non pagheranno più il pedaggio sulla propria rete, decisione con effetto immediato.

«Abbiamo la consapevolezza di dover e poter dare moolto a Genova per superare l'emergenza»

In relazione alle dichiarazioni del vice Presidente del Consiglio Salvini, Autostrade per l’Italia dichiara inoltre che «i manager e tutti gli uomini e le donne del gruppo sono i primi interessati alla ricerca della verità sulla tragedia del viadotto Polcevera di Genova e con questo obiettivo stanno collaborando attivamente con le autorità competenti. Se dagli approfondimenti interni già avviati o dalle inchieste delle autorità competenti, anche a prescindere da profili penali, dovessero emergere responsabilità di manager, funzionari o tecnici dell’azienda, Autostrade per l’Italia adotterà in modo rigoroso i provvedimenti conseguenti. Con il dolore nel cuore e dopo aver espresso la più profonda vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti, il team di Autostrade per l’Italia guidato dal suo Amministratore Delegato, dal Direttore Operations e dal Direttore di Tronco si è messo immediatamente al lavoro per agevolare le attività di soccorso, per ripristinare più rapidamente possibile condizioni accettabili di viabilità, per supportare in ogni necessità le istituzioni e la comunità locale e per definire un progetto di ricostruzione del viadotto in tempi-record, rispondendo ai bisogni di mobilità di una città gravemente ferita. Le nostre scuse sono nelle parole e nei fatti. Ma non ci sollevano dalla consapevolezza di dover e poter dare molto a Genova per il superamento dell’emergenza».

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