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Cronaca Sampierdarena / Via Walter Fillak

Ponte Morandi, le ipotesi sulle cause del crollo

Stando a quanto ricostruito finora, il ponte si è torto e poi è caduto. A dirlo il presidente della commissione ispettiva dopo un sopralluogo nella zona del crollo. A cedere è stata la soletta del pilone oppure lo strallo

Età della struttura, inquinamento e traffico. Il crollo del ponte Morandi potrebbe essere stato causato da una combinazione di questi elementi. È l'ipotesi a cui sta lavorando la commissione ispettiva istituita dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presieduta da Roberto Ferrazza, che spiega: «O ha ceduto l'appoggio o ha ceduto lo strallo».

Ponte Morandi si trovava a dover sopportare un traffico quadruplo rispetto alle stime del progetto. Questa situazione, sommata agli effetti dell'inquinamento, che avrebbero aggredito i materiali invecchiati del viadotto potrebbero essere i motivi del cedimento. «Il ponte non è caduto sulla sua proiezione, ma si è torto, si è storto prima, e poi è caduto. Per questo abbiamo trovato delle strutture messe di sbieco», dice Ferrazza.

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Risposte più precise ci saranno solo al termine delle analisi sui campioni di materiale, prelevati dal ponte. Nel frattempo la procura, che indaga per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, ha autorizzato le verifiche per la messa in sicurezza dei monconi del ponte.

Entro 15 giorni si punta a liberare il greto del torrente Polcevera dai detriti per evitare il rischio che si formi un tappo in occasione di piogge forti. Per fortuna al momento il meteo sembra favorevole, perlomeno fino a sabato.

Crollo ponte Morandi il giorno dopo | Foto

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