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Cronaca Lungo Polcevera

Crollo Ponte Morandi, soccorsi al lavoro 24 ore su 24: «Tempi molto lunghi»

Oltre 240 vigili del fuoco sul posto per la ricerca e il recupero di corpi e superstiti, centinaia tra forze dell'ordine, volontari e soccorritori: «Non perdiamo mai la speranza quando scaviamo sotto le macerie»

Proseguono incessantemente le operazioni di recupero e soccorso delle vittime del tragico crollo di ponte Morandi: intorno alle 22, a poco meno di 12 ore dalla catastrofe, nel sito illuminato da un apposito impianto montato dagli uomini di Aster erano al lavoro 240 vigili del fuoco e decine di altri soccorritori e volontari impegnati a cercare eventuali superstiti e corpi rimasti sotto le tonnellate di cemento cadute da quasi 100 metri d’altezza.

«Non abbiamo un numero preciso di persone che ancora si trovano sotto le macerie, possiamo fare delle stime sulla base del numero di veicoli che si trovavano sul ponte al momento del crollo, circa 35», conferma Emanuele Gissi, dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco.

Come avvengono le operazioni di soccorso in questa fase. Il video 

«Le operazioni proseguiranno per molto, molto tempo: dovremo rimuovere tutte le macerie, ma è un momento delicatissimo, stiamo cercando di movimentare il meno possibile il sito per evitare di provocare ulteriori danni. Stiamo allestendo un campo base qui accanto per dare il supporto logistico alle squadre che lavoreranno 24 ore su 24. Proprio come accaduto per la Torre Piloti, o per Rigopiano, per l’alluvione di Genova».

Crollo ponte Morandi, la diretta dal luogo della tragedia. Le prime immagini

Sempre intorno alle 22, la Regione Liguria ha diffuso gli ultimi dati sui decessi, saliti a 26, e sui feriti, 15 (di cui 9 in gravi condizioni) dislocati nei diversi ospedali cittadini. Delle 26 persone decedute, 25 sono state trovate prive di vita sul posto, una è morta in sala operatoria. Mercoledì 15 agosto verrà ufficialmente dichiarato lo stato d’emergenza.

«Impieghiamo le squadra Usar (Urban Search & Rescue, ndr), come da protocollo internazionale, per cercare le persone sotto le macerie - ha spiegato ancora Gissi - Ci stiamo attrezzando per continuare il lavoro a lungo. Impossibile prevedere il tempo necessario per le operazioni di soccorso. In queste prime fasi spostiamo il meno possibile, di infilarsi nei vuoti lasciati tra le macerie per cercare le persone, in questo modo siamo più rapidi e limitiamo i danni».

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La speranza è che nelle prossime ore, nonostante la catastrofe, possano venire estratti dalle macerie altri sopravvissuti: «Difficile dire ora se troveremo altri sopravvissuti - prosegue Gissi - Il servizio sanitario sta qui anche per i soccorritori, dobbiamo garantire la loro sicurezza. Noi, come Vigili del fuoco, abbiamo recuperato oltre una decina di sopravvissuti dalle macerie, trasferiti in ospedale».

Le operazioni, come detto, andranno dunque avanti tutta la notte e ininterrottamente per le prossime ore. Sul luogo del crollo sono presenti anche ingegneri e tecnici incaricati di effettuare verifiche sulla parte rimasta del ponte: per precauzione sono stati sfollati i residenti della sottostante via Porro, circa 440 persone, che trascorreranno la notte fuori in attesa del via libera per quanto riguarda l’agibilità. Resta la certezza dei lunghi, lunghissimi tempi di intervento.

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