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Cronaca

Crollo Morandi, premiati i volontari della Croce Rossa: «Non dimenticheremo mai quel giorno»

Ventisei operatori hanno ricevuto un riconoscimento per il lavoro svolto il giorno della tragedia e nel mese successivo. Alcuni di loro ancora ne portano i segni psicologici

Sono tra gli eroi di ponte Morandi, coloro che, insieme con i vigili del fuoco, hanno lavorato incessantemente per gestire l’emergenza del crollo, aiutare i feriti, recuperare i corpi di chi non ce l’ha fatta e portare un po’ di conforto e sollievo (oltre che cibo e assistenza materiale) a tutte le vittime collaterali: sono i volontari della Croce Rossa della Liguria, che lunedì mattina hanno ricevuto premi ed encomi da parte della Regione e del Comune per il loro impegno nella tragedia che ha colpito Genova.

A consegnare i premi sono stati l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedronem e il consigliere delegato del Comune Sergio Gambino (a loro volta premiati), che hanno colto l’occasione per rendere omaggio anche all’impegno che gli stessi volontari hanno messo nel portare aiuto alle popolazioni terremotate di Amatrice nel 2016. Ventisei in totale gli operatori premiati, ognuno con speciali competenze e abilità e tutti pronti a mettersi in gioco a titolo volontario per cercare di dare il proprio aiuto nell’emergenza.

La testimonianza dei soccorritori: «Subito abbiamo pensato a una barzelletta»

«Per noi è stato un lutto in casa - ha confermato Guido Saltini, comandante del centro di mobilitazione del corpo militare della Croce Rossa - Abbiamo dovuto fare i conti con un’emergenza molto vicina a noi, e abbiamo cercato di attivarci nel più breve tempo possibile e di coordinarci al meglio. Ho un ricordo nitido di quella mattina: quando mi hanno detto che era crollato il ponte ho pensato a una barzelletta, poi ho capito che era vero. Siamo arrivati sul posto e c’era un temporale fortissimo, abbiamo subito iniziato a organizzarci per intervenire».

I volontari della Croce Rossa hanno prestato il loro aiuto in molte forme: c’è chi ha cercato superstiti e feriti tra le macerie, chi ha allestito e poi coordinato il campo base e i collegamenti radio, chi si è precipitato in ospedale per dare assistenza ai parenti delle vittime, chi si è occupato di fare da tramite per fornire aggiornamenti e indicazioni a chi cercava familiari e amici dispersi e chi ha dato supporto psicologico. 

Crollo Morandi, i volontari della Croce Rossa premiati per il contributo nell'emergenza

Tanti fanno ancora i conti con ciò cui hanno assistito la mattina del 14 agosto: «Anche i soccorritori soffrono di stress post traumatico - conferma Saltini - Io, per fare un piccolo esempio, quando passo vicino al ponte mi volto dall’altra parte. Il ricordo è ancora nitido, siamo uomini e donne normali, assorbiamo ciò che ci circonda come tutti e cerchiamo di farci i conti. Sono molto fiero della nostra squadra».

«I volontari della croce Rossa fanno parte del grande mondo della Protezione civile che in più di 50 giorni ha visto oltre 1000 operatori occupati su tutto il territorio della Liguria e sullo scenario di Genova - è stato il commento dell’assessore Giampedrone - Squadre specializzate che possono intervenire su grandi emergenze, corpi preparati ma a carattere volontario a cui ci sembrava opportuno e significativo offrire un riconoscimento, sia per l’opera prestata a Genova, sia ad Amatrice nei luoghi del terremoto del 2016. Oggi noi premiamo la prima emergenza, quella del cratere del ponte crollato, l’impegno rispetto ad una situazione che non si era mia vista, molto complicata. Ma saranno sempre questi volontari presenti oggi che accompagneranno nei prossimi giorni gli sfollati della zona rossa nelle loro abitazioni, e li aiuteranno a recuperare i beni a loro più cari. A loro va il nostro sentito ringraziamento».

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