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Cronaca Sampierdarena / Via Carlo Orgiero

Trovata morta in casa a Sampierdarena: non è omicidio. Cristina Diac uccisa dalla cirrosi epatica

È stata un'emorragia interna a stroncare la 49enne di origini romene che divideva l'appartamento con il marito e una coinquilina in via Orgiero. L'uomo per ora resta in carcere per maltrattamenti: nel 2019 aveva picchiato la moglie mandandola all'ospedale con 25 giorni di prognosi

Non è stato il marito ad uccidere Cristina Diac ma un'emorragia interna che non le ha lasciato scampo.

La donna 49enne, trovata morta sabato nel tinello dell'appartamento che divideva con Adrian Diac e una coinquilina a Sampierdarena, soffriva di cirrosi epatica con ogni probabilità causata dall'abuso di alcol. A stabilirlo è stata l’autopsia eseguita questo pomeriggio dal medico legale Francesco Ventura a cui ha partecipato anche il consulente della difesa Marco Salvi.

Il marito, saldatore in una ditta di subappalto per Fincantieri, è stato indagato per omicidio volontario proprio per consentire gli accertamenti da parte della polizia e della procura. Ora si trova in carcere per maltrattamenti: nel 2019 era stato rinviato a giudizio per aver picchiato Cristina mandandola all’ospedale con 25 giorni di prognosi. Il pubblico ministero Gabriella Marino ha chiesto la convalida del fermo e nei prossimi giorni il giudice per le indagini preliminari dovrà fissare l'udienza di convalida.

Secondo l'esame autoptico i lividi trovati sul corpo della donna sarebbero la dimostrazione di vecchi maltrattamenti ma non tali da causare morte o danni gravi. In base alle indagini della squadra mobile, guidata dal primo dirigente, Stefano Signoretti, le liti tra i due erano frequenti, proprio anche a causa dell'abuso di alcol.   

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