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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ospedali, continua l'emergenza: attese infinite e lunghe code

Le strutture cittadine collassano sotto il flusso di pazienti e l'epidemia influenzale. Al San Martino una quarantina di persone in mattinata aspettano la visita, al Galliera decine di ambulanza restano fuori in coda

Continua l’emergenza negli ospedali cittadini: dopo una notte di Capodanno trascorsa a far fronte ai numerosi accessi dovuti all’abuso di alcol, cui si sono aggiunte le richieste legate all’epidemia di influenza, il nuovo anno inizia ancora con decine di ambulanza in coda e pronto soccorso intasati.

La situazione peggiore si registra al Villa Scassi e al Galliera: l’ospedale di Carignano, in particolare, sin dalle prime ore della mattina di martedì 2 gennaio fatica a gestire il flusso di pazienti, e intorno a mezzogiorno una decina di ambulanze di pubbliche assistenze di tutta la città stazionavano fuori dall’ingresso in attesa del loro turno. Anche al pronto soccorso il quadro non è roseo, con molte persone che hanno preso posto in sala d’attesa per il triage.

Disagi anche al Villa Scassi, dove i posti in osservazione breve intensiva sono terminati, e al San Martino, su cui sono state dirottate parecchie ambulanze: poco dopo mezzogiorno erano 42 le persone in attesa di essere visitate, circa la metà codici verdi, e una cinquantina quelle in sala visita. Tempi di attesa lunghissimi, dunque, un po’ in tutte le strutture, soprattutto per quanto riguarda i codici verdi, quelli di minore gravità.

Numeri destinati a crescere nelle prossime settimane se, come previsto, l’epidemia influenzale raggiungerà il picco. A oggi sono moltissimi i genovesi colpiti da febbre alta, mal di gola, mal di testa e senso di nausea, e la Guardia Medica, pur potenziata, non riesce a far fronte alla mole di richieste che continuano ad arrivare da ogni parte della città. In molti casi il numero è risultato occupato, e diverse persone hanno deciso di andare autonomamente in ospedale.

Da parte delle istituzioni, al momento, non arriva nessuna comunicazione ufficiale: nei giorni tra Natale e Capodanno l’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, aveva ribadito che «il sistema ha retto», così come il governatore Giovanni Toti al termine di una visita al Galliera. Il malumore, però, serpeggia non soltanto tra i pazienti in attesa - alcuni in mattinata hanno minacciato di chiamare i carabinieri - ma anche tra il personale degli ospedali e i militi delle pubbliche assistenze. E la situazione potrebbe rimanere così ancora sino all’Epifania, complice la chiusura per ferie degli studi dei medici di famiglia, con cui a oggi, contrariamente a quanto accaduto lo scorso anno, sembra non essere stata stipulata alcuna convenzione.

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