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Cronaca Campi / Via Nicola Lorenzi

Il corteo dei lavoratori Ansaldo per l'operaio che lotta tra la vita e la morte

Restano gravissime le condizioni del dipendente 36enne colpito da un pezzo di metallo da 200 kg caduto da un tornio in fabbrica. Gli striscioni dei colleghi in presidio: "Simone siamo tutti con te" e "Ansaldo: macchinari anni '70 e zero investimenti, vergogna"

Mentre Simone lotta tra la vita e la morte, i suoi colleghi scendono in strada in segno di solidarietà. "Siamo tutti con te" si legge sullo striscione che apre la fila ma anche "Ansaldo: macchinari anni '70 e zero investimenti, vergogna!". Il corteo è sfilatoin mattinata dalla fabbrica fino alla rotonda della Fiumara e ritorno.

L'operaio 36enne si trova ricoverato in terapia intensiva al terzo piano del monoblocco dell'ospedale San Martino, le sue condizioni restano gravi e la prognosi è riservata. Ieri pomeriggio, martedì 21 febbraio, è stato colpito alla testa da un pezzo di metallo da 200Kg che si è staccato da un tornio mentre stava lavorando in fabbrica. 

Per l'infortunio sul lavoro la procura ha aperto un’inchiesta e sequestrato sia l'aria di lavoro sia il macchinario per capire perché il pezzo si sia staccato dal tornio e se siano state applicate le doverose misure di sicurezza. La Fiom ha espresso "rabbia e sdegno per un dramma che non doveva accadere" ribadendo "la necessità di una forte attività rivendicativa per la sicurezza sul lavoro".

Ieri con una nota Ansaldo ha comunicato "profonda costernazione per il gravissimo incidente in cui è rimasto colpito un lavoratore e segue con grande apprensione l'evolversi del decorso ospedaliero" e di aver prodotto "tutta la documentazione richiesta dalla Asl con l’obiettivo di fare immediata e piena luce sull’accaduto”.

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