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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, negozi chiusi, ma non tutti: ecco cosa resta aperto anche sabato e domenica

Non è prevista la chiusura di negozi di alimentari, di beni di prima necessità e dei supermercati: non è necessario dunque "correre" a fare le scorte

Supermercati aperti sabato e domenica, altri negozi invece rimarranno chiusi come previsto dal decreto presentato nella serata di mercoledì 11 marzo dal premier Giuseppe Conte a proposito delle misure più aspre per contenere la diffusione del coronavirus ha suscitato, nell'immediatezza, lo smarrimento di molti cittadini che si sono affrettati a chiedere quali negozi possono effettivamente tenere aperti, e quali no.

Il testo integrale del decreto

Esaminando il testo originale del decreto, efficace fino al 25 marzo, emergono i dettagli. È importante specificare subito che non è prevista la chiusura di negozi di alimentari, di beni di prima necessità e dei supermercati: non è necessario dunque "correre" a fare le scorte. Un altro dettaglio interessante è che resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio (nel rspetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto).

Cosa è sospeso

Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (sotto si può trovare l'elenco), sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell'elenco riportato più sotto.

Servizi garantiti

Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

Negozi che possono tenere aperto

  • Ipermercati
  • Supermercati
  • Discount di alimentari
  • Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

Autocertificazione sempre, anche per chi esce a piedi 

In queste ore il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha inoltre specificato che anche chi va a piedi deve tenere in tasca l'autocertificazione. Il modulo va portato dietro sempre, in ogni circostanza, quando si esce di casa (anche se si va a fare la spesa o in farmacia, in auto o a piedi). In ogni caso, per chi non ha modo di stamparlo, sono le forze dell'ordine a fornire il modulo nel momento in cui fermano il cittadino per controlli.

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