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Cronaca

Coronavirus, casi in crescita: 27 morti. Toti. «Il futuro dipende solo da noi»

Trovato positivo anche un dipendente del Comune di Genova, il Comune: «Tra le azioni messe in campo anche il ricorso allo smartworking già attivo per oltre 1.300 dipendenti, fino ad arrivare al 90 per cento dei lavoratori entro la prossima settimana».

I contagi da coronavirus crescono in tutto il mondo e anche in Liguria, come purtroppo previsto, la tendenza è a salire. A oggi, sabato 14 marzo, sono 434 (108 in più rispetto a ieri) i casi positivi di coronavirus in Liguria. Di questi, 275 sono ospedalizzati mentre 107 sono al proprio domicilio. I decessi sono arrivati a 27 (esclusi i due tamponi positivi su salme).

Positivi totali 434. Al domicilio si trovano complessivamente 107 persone positive al Covid-19 (49 in meno rispetto a ieri). Le persone in sorveglianza attiva sono in totale 1.504.

I numeri sono stati resi noti dal governatore Giovanni Toti nel corso della consueta conferenza stampa nel tardo pomeriggio. «Negli ospedali - ha spiegato Toti - si sta lavorando per incrementare i posti, non c'è nessuno che non riceva le cure necessarie. Più di 100 persone stanno facendo il decorso della malattia a domicilio, e 4 persone questa mattina sono state dimesse dal San Martino».

«Ho chiesto a tutti i sindaci di inasprire al massimo i controlli specialmente nelle zone in cui è piacevole passeggiare nel weekend - ha spiegato il governatore ligure -. Aiutate tutti gli uomini che hanno una divisa in questo momento, dai camici bianchi dei medici alle divise delle forze dell'ordine, loro non possono stare a casa sul divano, cosa che farebbero volentieri. Quindi stiamo a casa, rispettiamo le regole, se facciamo tutti le cose con buonsenso ed evitiamo gli spostamenti inutili, anche quelli che ci sembrano innocenti come una passeggiata con la famiglia, ce la faremo. Cerchiamo - ha concluso Toti - di essere diligenti, mi aspetto che il contagio cresca sicuramente ancora nei primi giorni della prossima settimana. Verso metà della prossima settimana sapremo se quello che stiamo facendo abbasserà la curva dei contagi».

San Martino, l'aggiornamento: 5 dimessi

Alle 16.00 di sabato 14 marzo sono 28 i ricoverati in Malattie Infettive, 19 invece in Rianimazione. Stamattina in Malattia Infettiva i pazienti erano 33, ne sono stati dimessi nel frattempo 5: 4 sono rientrati alla Spezia, 1 nell’area urbana genovese. Ad affiancarsi agli infettivologi, anche i pneumologi da oggi a sostegno fisso nel reparto di Malattie Infettive. La Direzione Sanitaria conferma l’avvenuta trasformazione del Padiglione 10 in un reparto ‘buffer’, sta iniziando ad ospitare solo casi di Covid-19 positivi a bassa complessità in attesa di trasferimento sul territorio.

Toti: «Sforzo eroico, grazie a medici, infermieri e operatori sanitari»

Nel primo pomeriggio il presidente della Regione Giovanni Toti ha spiegato: «Il contagio ovviamente sta crescendo, come avevamo previsto, aumentano i ricoverati e anche il bisogno di sale di terapia intensiva. Il grande lavoro di questi giorni ci mette però nelle condizioni di poter dare al momento cure adeguate a tutti. È uno sforzo eroico di cui sono davvero orgoglioso: grazie ai nostri medici, infermieri, operatori sanitari nessuno in Liguria viene lasciato indietro. Bisogna anche dire che mentre ricoveriamo nuovi pazienti, ne dimettiamo altri per la convalescenza: 5 persone stanno lasciando proprio ora il San Martino dirette a un nostro centro della Protezione Civile. Molti altri stanno trascorrendo la malattia a casa propria, senza sintomi preoccupanti. Segno che il coronavirus può essere vinto e non significa necessariamente ospedale e cure pesanti. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Il futuro dipende solo da noi: se tutti rispetteranno le regole il contagio si abbasserà di intensità, non subito, ma certamente nei prossimi giorni, e i posti letto attrezzati basteranno per tutti coloro che ne avranno bisogno».

«L’esito di questa battaglia dipende da noi, siamo più forti del virus»

E poi l'appello: «Dipende solo da voi: state a case, uscite solo se necessario, per lavoro o per fare la spesa, mantenete le distanze, lavate le mani. Ogni imprudenza, anche lieve o giudicata innocente, può aiutare il nostro nemico, il virus. Oggi passerò il pomeriggio alla nostra task force sanitaria che lavora senza sosta. Poi tornerò ad aggiornarvi. L’esito di questa battaglia dipende da noi: siamo più forti del virus, se solo lo vogliamo davvero»

Nuovo decesso al San Martino: i morti salgono a 27

La Direzione Sanitaria dell'ospedale San Martino di Genova ha segnalato il decesso di un paziente ricoverato presso il reparto di Medicina Generale del Monoblocco, anche per infezione da Covid-19. Si tratta di un genovese di 73 anni, con multiple co-patologie. Una volta riscontrata la positività in reparto, il paziente era stato immediatamente isolato e gestito.

Sempre il San Martino riferisce del decesso di altri due pazienti, un genovese di origine siciliane ma residente a Genova di 96 anni, presso il reparto di Malattie Infettive, deceduto stanotte alle 3:10; un paziente carpigiano di nascita ma residente a Genova di 80 anni, presso il reparto Osservazione Breve Intensiva, ubicato all'interno dei percorsi del pronto soccorso, deceduto alle 6.45.

Coronavirus, i numeri in Liguria: 5 morti in poche ore

Nella nostra regione i casi positivi di coronavirus sono 326, 65 in più rispetto a giovedì. Di questi, i pazienti ospedalizzati sono 170, mentre 156 sono in isolamento a casa. I casi di sorveglianza attiva sono saliti di 165 unità, 1.289 su tutto il territorio ligure. L'età media dei pazienti è di 67,8 anni, il range va dai 38 ai 90 anni, la maggioranza è sopra i 50 anni (il 90%), gli under 50 sono il 7%.

Poco dopo le 11 la direzione sanitaria dell'ospedale San Martino ha comunicato il decesso di un paziente ricoverato presso il reparto di Medicina Generale del Monoblocco, anche per infezione da Covid-19. Si tratta di un genovese di 73 anni, con multiple co-patologie. Una volta riscontrata la positività in reparto, il paziente era stato immediatamente isolato e gestito.

I pazienti in Terapia Intensiva sono 54, 16 in più rispetto a venerdì. I pazienti sono attualmente così suddivisi negli ospedali liguri:

  • Asl 1: 18 (di cui 2 in Terapia intensiva)
  • Asl 2: 36 (di cui 8 in Terapia intensiva)
  • San Martino: 51 (di cui 24 in Terapia intensiva)
  • Evangelico: 18 (di cui 8 in Terapia intensiva)
  • Galliera: 21 (di cui 5 in Terapia intensiva)
  • Asl 4: 1
  • Asl 5: 25 (di cui 7 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono invece così suddivisi: 

  • Asl 1 - 175
  • Asl 2 - 343
  • Asl 3 - 184
  • Asl 4 - 238
  • Asl 5 – 349

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Comune di Genova: dipendente positivo, sanificazione extra 

Un dipendente del Comune di Genova è stato trovato positivo al coronavirus, come confermato dall'Ufficio Stampa che, in una nota, ha spiegato: «Un dipendente è risultato positivo al tampone da virus Covid 19. L’amministrazione è intervenuta tempestivamente seguendo il protocollo previsto dalle norme sanitarie in materia procedendo alla disinfezione approfondita e alla sanificazione di tutte le aree lavorative dove il dipendente ha operato. Automaticamente sono scattate le operazioni di profilassi avvisando tutti coloro che sono venuti in contatto con il soggetto trovato positivo. Le strutture sanitarie non hanno raccomandato ulteriori tamponi».

«Il Comune di Genova - prosegue la nota - ha preso da subito misure di sanificazione straordinarie per l’emergenza Covid19 per tutelare la salute dei propri dipendenti. I passaggi di pulizia in tutti gli uffici e le postazioni sono triplicati, in tutto l’ente sono stati distribuiti 500 litri di igienizzante in aggiunta ai presidi igienico sanitari già disponibili negli uffici dell’ente. Durante il fine settimana si procederà ad una ulteriore sanificazione di tutte le strutture e gli uffici comunali, incluse le aree di presenza del pubblico».

«Smart working al 90%»

«Negli uffici comunali sono state anche adottate tutte le misure di comportamento contenute all’interno del decreto dell’11 marzo 2020, dal rispetto delle distanze al numero contingentato di persone nelle riunioni garantendo la partecipazione tramite call o video call, poi è stata dimezzata la capienza degli ascensori e sono stati evitati assembramenti in zone comuni».

«Tra le azioni messe in campo - ha concluso il Comune - anche il ricorso allo smartworking già attivo per oltre 1.300 dipendenti, fino ad arrivare al 90 per cento dei lavoratori entro la prossima settimana».

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Toti: «Nel fine settimana abbiamo bisogno di vedere una Liguria deserta»

Il governatore Toti, memore di quanto accaduto lo scorso fine settimana a Boccadasse e in varie altre zone della Liguria affollate, ha lanciato un appello: «Vi prego una cosa: nel fine settimana il lavoro cessa per la maggior parte delle persone, eccezion fatta naturalmente per supermercati e altri negozi di prima necessità. La maggior parte delle persone non avrà ragionevoli motivi per uscire di casa e abbiamo bisogno di vedere le strade vuote, persone che stanno a distanza e che non ciondolano su spiagge, nelle vie con negozi chiusi».

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«Non andate a trovare parenti a meno che non siano malati o bisognosi, non uscite senza motivi validi e indispensabili - ha detto Toti - dobbiamo vedere una Liguria deserta: se la prossima settimana il virus mollerà la presa avremo pagato un tributo doloroso ma inevitabile, se non sarà così nelle prossime settimane la malattia procurerà più danni di quanti saremo in grado di riparare. Dobbiamo farci bastare gli strumenti che abbiamo e non stremate i nostri medici già stremati: abbiamo bisogno che dalla prossima settimana la curva dell’epidemia abbia cambiato inclinazione, solo così sapremo che stiamo vincendo contro questo nemico mortale».

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Io resto a casa: la campagna social di Regione Liguria

Regione Liguria ha lanciato, sui propri canali social, l’iniziativa #restoacasae: l’invito, rivolto a tutti, è di caricare sui social, con l’hashtag #restoacasa, un vostro breve video in cui si racconta la propria giornata in casa o, ancora meglio, un tutorial per dare indicazioni e suggerimenti agli altri: ginnastica, yoga, ricette, giochi per intrattenere i bambini, favole, racconti, canzoni, consigli per una dieta sana, istruzioni per attività che rischiano di andare perdute come il cucito, il macramè o il pizzo, qualunque cosa vi venga in mente per dare suggerimenti e buone idee per passare il tempo a casa.

Resto a casa e... la campagna social

Coronavirus, la spesa arriva gratis a casa con la Croce Bianca

I residenti dei quartieri Foce, Albaro, Carignano e Centro da lunedì 16 marzo possono contare su un aiuto in più. La Croce Bianca genovese infatti ha attivato un servizio gratuito di consegna a domicilio della spesa per gli over 65.  

Quarantena e raccolta differenziata: ecco le regole da seguire

Come eliminare i rifiuti durante questo periodo di emergenza sanitaria? L'Istituto Superiore di Sanità ha diffuso una guida pratica che richiede nuove regole soprattutto per chi è in isolamento domiciliare poiché risultato positivo al coronavirus. In quarantena obbligatoria, per esempio, i rifiuti non devono essere differenziati, vanno chiusi con due o tre sacchetti resistenti e gli animali domestici non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti.

Se invece non si è positivi la raccolta differenziata può continuare come sempre, usando però l’accortezza, se si è raffreddati, di smaltire i fazzoletti di carta nella raccolta indifferenziata. Tutti i consigli dell'Iss.

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