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Cronaca

Ripetitori dati alle fiamme a Coronata, rivendicazione anarchica

È stato rivendicato dagli anarchici l'incendio dello scorso 19 giugno  sulle alture di Coronata: a prendere fuoco un’antenna della telefonia mobile

È stato rivendicato dagli anarchici l'incendio dello scorso 19 giugno  sulle alture di Coronata. A prendere fuoco un’antenna della telefonia mobile che aveva fatto scattare le indagini per sospetta matrice dolosa.

Il rogo era divampato in zona Monte Guano, sopra il cimitero, in un’area in cui oltre alle antenne sono presenti anche attrezzature e strumentazioni Iren. Attraverso un lungo comunicato apparso su una piattaforma web degli anarchici è stato rivendicato il gesto. Nel rogo sono andate distrutte cinque cabine server-data e il ripetitore 5G del Polo tecnologico Erzelli a Genova insieme all’adiacente traliccio ad alta tensione Terna.

Gli anarchici, nel lungo comunicato pubblicato, hanno attaccato il Recovery Found: "Tra coloro che beneficeranno di investimenti di capitali ci sono i “poli d’eccellenza” della ricerca tecno-scientifica - si legge - , le Università e l’Istituto IIT per l’espansione del parco tecnologico dove sorgerà il Centro Hi-tech “Energia e ambiente”, il quale riceverà circa 80 milioni di euro come primo investimento. L’installazione di infinite antenne e ripetitori avranno la strada spianata per la loro realizzazione: campi elettromagnetici, tumori, radiazioni, devastazione ambientale vengono ritenute conseguenze accettabili".

Nei mesi scorsi altre antenne erano state date alle fiamme in zona Begato e a Molassana, incendi rivendicati su siti di area anarchica.

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