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Cronaca Cornigliano

Picchia la compagna e la perseguita dopo essere stato lasciato: ai domiciliari con braccialetto elettronico

Arrestato dai poliziotti di Cornigliano un 20enne: nell’ottobre 2020 avrebbe anche cercato di scaraventare la donna dalla metropolitana, procurandole lesioni

Un 20enne originario della Nigeria è stato arrestato domenica 7 novembre dai poliziotti di Cornigliano su ordine di esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico. Al giovane sono stati contestati 'gravi atti persecutori, lesioni personali e maltrattamenti' nei confronti della compagna 24enne con la quale aveva intrapreso una relazione sentimentale tra fine 2019 e fine 2020. 

Secondo l’accusa, nel corso della relazione, 'per motivi di gelosia' avrebbe pesantemente vessato la compagna incorrendo in scatti di ira che sfociavano in calci, pugni e schiaffi e tentativi di strangolamento, per culminare nell’ottobre 2020 a un tentativo di scaraventarla dalla metropolitana procurandole lesioni.

L’uomo, disoccupato, costringeva inoltre la compagna a mantenerlo, era possessivo, geloso e le impediva di avere qualsiasi frequentazione con altre persone. Inoltre dalla fine della relazione il giovane ha iniziato a perseguitare la donna molestandola e minacciandola, rendendosi autore di altre percosse che hanno causato alla vittima un trauma facciale.

Il procedimento è stato aperto nel mese di giugno 2021 con un intervento della volante in quanto i due si erano aggrediti reciprocamente. In tale circostanza è stato attivato il “Protocollo Eva” che detta le linee guida per il primo intervento degli operatori di polizia nei casi presunti di violenza di genere, maltrattamenti in famiglia e tra conviventi, nonché l’ormai consueto “Codice rosso“, che consente di assegnare una corsia preferenziale in tutte le tipologie di violenza perpetrate nei confronti delle donne.

Successivamente i poliziotti del commissariato di Cornigliano hanno seguito la vicenda della donna, assistendola in tutte le fasi, dalla verbalizzazione alla collocazione in una struttura protetta. Oltre agli arresti domiciliari all’uomo è stato applicato il braccialetto elettronico che segnala quando l’uomo si allontana da casa. Fondamentali, per la decisione del giudice, i rapporti stilati dall’Ufficio fasce deboli del commissariato Cornigliano che ha seguito la delicata vicenda familiare.

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