La polizia ha arrestato due cittadini italiani di origini dominicane di 27 e 23 anni con precedenti per reati contro la persona, nella flagranza della detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio e detenzione abusiva di arma clandestina in concorso.

Gli investigatori della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, a conclusione di un'articolata e serrata attività d'indagine svolta anche con prolungati servizi di appostamento e osservazione, hanno fatto irruzione in un garage di via Bertolotti, nel quartiere di Cornigliano, all'interno del quale era stato allestito un vero e proprio laboratorio per la lavorazione e il taglio della cocaina, poi destinata allo spaccio anche nel centro storico cittadino.

All'interno del locale sono stati trovati i due giovani, che gestivano l'illecita attività, immediatamente bloccati e arrestati mentre tentavano di allontanarsi.

Il laboratorio, divenuto il punto di riferimento per una fitta rete di spacciatori dediti allo smercio 'al minuto' era camuffato dall'esercizio di riti esoterici a pagamento; in una delle stanze dell'immobile venivano infatti praticati riti esoterici legati a credenze e superstizioni sudamericane, quali il 'voodoo' e la 'santeria', come testimoniato dalle iscrizioni sulla saracinesca, ma soprattutto dalla presenza all'interno di immagini sacre raffiguranti i cosiddetti 'misterios', di un altarino, di un campanello, di fazzoletti colorati 'fula', di profumi, fiori, candele e altri oggetti per l'iniziazione al voodoo nonché dal manuale del 'Vudu dominicano'.

Nel corso della perquisizione (guarda il video), nascosti in un doppiofondo appositamente ricavato in un mobile a muro del bagno, sono stati sequestrati 24 grammi di crack, quasi due chili di sostanze da taglio tra cui lidocaina e paracetamolo, una bilancina elettronica di precisione, uno stampo in legno per la pressatura e la marchiatura di panetti di stupefacente, numerosi flaconi contenenti solventi di vario tipo, la somma di oltre mille euro nonché una pistola semiautomatica marca Beretta modello 84 F calibro 9 millimetri con matricola abrasa, in ottimo stato di manutenzione e completa di caricatore bifilare con 11 cartucce.

Al termine degli atti di rito, gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Marassi a disposizione dell'autorità giudiziaria.