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Cronaca

Concessioni balneari: Consiglio di Stato conferma scadenza al 31 dicembre 2023

Un'impresa balneare imperiese aveva impugnato davanti al Tar Liguria un provvedimento dell'amministrazione comunale che rifiutava il rinnovo della concessione per 20 anni. Il Consiglio di Stato conferma la pronuncia di primo grado e ribadisce la prevalenza della direttiva Bolkestein

Un imprenditore ligure, della provincia di Imperia, nel 2016 aveva chiesto al Comune il rinnovo delle concessioni balneari di due stabilimenti per ulteriori 20 anni. L'amministrazione locale aveva rigettato la domanda, in applicazione della normativa comunitaria. 

L'imprenditore aveva quindi deciso di impugnare il provvedimento amministrativo davanti al Tar Liguria per chiederne l'annullamento, ma i giudici avevano dato ragione al Comune di Imperia. La sentenza del Tar aveva rimarcato che le concessioni balneari attualmente in vigore scadranno il 31 dicembre 2022 e non potranno più esserci rinnovi, in conformità con la direttiva Bolkestein sulla concorrenza.

L'imprenditore aveva appellato la pronuncia davanti al Consiglio di Stato, che ha confermato la sentenza di primo grado e la legittimità della decisione del Comune. I magistrati di secondo grado hanno richiamato le due pronunce del 2021 nelle quali stabilivano che, in applicazione della direttiva Bolkestein, tutte le concessioni balneari dovranno essere affidate attraverso procedure di gara, a partire dal primo gennaio 2024.

I giudici amministrativi hanno quindi confermato la diretta applicabilità del diritto comunitario: "Le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere continuano a essere efficaci sino al 31 dicembre 2023, fermo restando che oltre tale data, anche in assenza di una disciplina legislativa, cesseranno di produrre effetti nonostante qualsiasi eventuale proroga legislativa che dovesse nel frattempo intervenire, la quale andrebbe considerata senza effetto perché in contrasto con le norme dell'ordinamento Ue".

La sentenza del Consiglio di Stato inoltre applica esplicitamente il principio della prevalenza del diritto comunitario sulle norme nazionali, infatti i magistrati affermano che un'eventuale norma nazionale che stabilisce la proproga delle concessioni oltre la data dell'1 gennaio 2024 dovrebbe essere disapplicata da giudici e amministrazioni locali perchè in contrasto con le sovraordinate norme comunitarie.

Regione Liguria ha più volte chiesto al Parlamento e al Governo un intervento normativo per disciplinare il campo delle concessioni balneari. Lo scorso 15 febbraio il Consiglio dei ministri è intervenuti approvando all'unanimità una modifica del disegno di legge sulla concorrenza, che conferma la scadenza delle proroghe delle attuali concessioni al 31 dicembre 2023.

Il Governo approverà dei decretei legislativi che, in applicazione dei principi fissati dal Parlamento, dovranno semplificare la disciplina delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative, senza però derogare alla scadenza dei rinnovi al 31 dicembre 2023. Quest'ultima pronuncia del Consiglio di Stato ha peraltro confermato che, eventuali leggi che contraddicono la direttiva Bolkestein, non saranno applicate.

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