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Cronaca

Consiglio regionale, Pdl chiede lumi sui dirigenti Asl indagati

Un'interrogazione del consigliere del Pdl Della Bianca ha chiesto alla giunta chiarimenti sulla vicenda che vede coinvolti alcuni dirigenti dell'Asl 3, indagati per aver assegnato una fornitura in violazione della normativa sugli appalti pubblici

Con un’interrogazione Raffaella Della Bianca (Pdl) ha chiesto alla Giunta chiarimenti sulle indagini cui sono sottoposti alcuni dirigenti dell’Asl 3 genovese. «Dalla stampa si apprende che sette dirigenti sarebbero indagati per aver assegnato una fornitura riguardante le strisce per la misurazione della glicemia in violazione della normativa sugli appalti pubblici».

La Della Bianca ha chiesto quale sia il consumo registrato annualmente per queste strisce, Asl per Asl, a quanto ammontino i costi e quanti pazienti abbiano usufruito della fornitura per gli anni 2008, 2009, 2010. Inoltre ha chiesto le motivazioni che hanno portato ad assegnare la fornitura al di fuori delle ordinarie procedure di appalto con gara; se la trattativa diretta con le ditte fosse l’unico strumento utile a garantire una pluralità di prodotti per le diverse tipologie di pazienti; se tuttora la fornitura alle Asl liguri avvenga al di fuori di gara pubblica; se l’assessorato alla salute abbia mai disposto delle verifiche per accertare gli affidamenti di forniture che avvengono al di fuori di gare pubbliche, in particolar modo quelli che riguardano le forniture più costose.

Ha risposto l’Assessore alla salute Claudio Montaldo «La vicenda, che stiamo seguendo con molto attenzione, ha origine in una procedura di assegnazione relativa alle strisce per diabetici, che ha visto, dopo una opportuna indagine di mercato, la Asl 3 scegliere la procedura negoziale, prevista dalla legge, e che si è conclusa con la fissazione del prezzo di riferimento. Non dimentichiamo che i diabetici sono circa 85 mila nella nostra regione e che ciascuno di loro ha consolidato la sua affezione ad una tecnologia piuttosto di un’altra. Si arrivò dunque alla determinazione del prezzo di riferimento pari 0,42 euro a striscia, La Liguria risultò quindi essere la Regione con il miglior prezzo. Nonostante questo fatto, immagino sulla base di una segnalazione, è stata avviata un’indagine che ha portato agli indagati in questione».

Montaldo, dopo aver ribadito che la fissazione del prezzo di mercato lascia al malato la libertà di scegliere la tecnologia più confacente, ha detto che si è riproposta di recente la questione del rinnovo della gara. Che, vista la situazione attuale, non è stata indetta con procedura negoziale, ma tradizionale.

«Ma questo – ha ribadito Montaldo - ha suscitato la reazione da parte delle associazioni dei malati e delle società scientifiche che sembrerebbero intenzionate a procedere all’impugnazione in sede amministrativa della gara avviata dalla centrale degli acquisti». Con la gara tradizionale e l’individuazione del fornitore, infatti, i pazienti, come detto, vedono limitata la possibilità di scegliere la tecnologia più confacente.

«Non possiamo interrompere le procedure di gara per non lasciare i pazienti senza servizio» , ha concluso Montaldo che fornirà al consigliere Della Bianca ulteriori dettagli per iscritto.

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