Maxi concorso Oss, Margiotta: "Sanità ligure non può permettersi l'annullamento"
In caso di blocco da parte del Consiglio di Stato la prova dovrà essere ripetuta da 274 operatori socio-sanitari che attendevano il concorso da 12 anni
Il concorso pubblico per operatori socio-sanitari indetto da Alisa nel 2019 per 274 posti, e atteso da 12 anni, è stato sospeso dal Tar e la sentenza è stata confermata, in parte, dal Consiglio di Stato.
"I ricorsi sono stati almeno due - spiega il presidente del Cts Oss Liguria, Massimiliano Margiotta - uno è stato fatto per vizio di procedura per l'espletamento delle pratiche di documentazione ovvero si è ritenuto non opportuna l'eccessiva informatizzazione di distribuzione delle domande; l'altro è stato fatto per la validità delle domande stesse, cioè si è ritenuto che alcune potessero avere una o più risposte possibili".
Così è partito il ricorso al Tribunale amministrativo regionale, da parte di un gruppo di partecipanti che avevano superato la pre-selezione ma non la seconda parte del concorso: una prova scritta a cui erano riuscite ad accedere quasi 2.600 persone su 3.700 presentatesi al primo esame. La sentenza di primo grado del Tar aveva accolto il ricorso e l'agenzia di sanità ligure (Alisa) l'aveva impugnata al Consiglio di Stato.
La tesi dei ricorrenti sosteneva, in particolare, che il foglio fornito dalla commissione d’esame per formulare le risposte ai quesiti, oggetto di valutazione tramite lettura ottica, non fosse idoneo a garantire l’assoluta sicurezza della genuinità dell’elaborato. Alisa aveva risposto che la modalità operativa adottata fosse in realtà più sicura di quella auspicata dal Tar, in quanto ogni candidato aveva dovuto inserire sul proprio elaborato uno specifico e univoco codice a barre fornito al momento della prova.
La doccia fredda è arrivata il 23 settembre nell’ordinanza con cui i giudici respingono la richiesta di Alisa di sospendere in via cautelare la sentenza di primo grado del Tar. Resta però uno spiraglio come spiega l'agenzia sanitaria regionale: "Se il Consiglio di Stato accoglierà le istanze di Alisa si procederà con le prove orali". La materia è molto complessa ma l'annullamento del concorso graverebbe moltissimo sul fabbisogno di personale aggravato, per di più, dalla pandemia: "La carenza di organico è imbarazzante e non si può più sicuramente ricorrere a forme di lavoro temporaneo", spiega Margiotta.
"Dopo 12 anni si è riusciti tra mille difficoltà ad organizzare questo concorso - continua il presidente del Cts Oss Liguria - spendendo molti soldi e affidandosi anche a dei professionisti e malgrado ciò ci sono stati gli estremi per far sì che il Tar accogliesse il ricorso di un gruppo di persone quindi sono stati fatti degli errori da parte di chi ha organizzato il concorso che ora ricadono sulla cittadinanza intera e, in seconda istanza, su migliaia di persone che sono partite da tutta Italia, hanno passato due prove; si metta, dunque, riparo con una legge regionale speciale perchè non osiamo nemmeno pensare che il concorso vada ripetuto".
Diversa la comunicazione di Alisa: "Se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar Liguria, che ha accolto le richieste di alcuni candidati non risultati idonei alla prova pratica, la prova già svolta dovrà essere ripetuta". In più, nelle more del giudizio al Consiglio di Stato, Regione Liguria - specifica l'agenzia di sanità ligure - ha già dato indicazioni alle aziende sociosanitarie liguri di procedere alle assunzioni a tempo determinato di personale Oss necessarie per assicurare il fabbisogno previsto.