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Cronaca

Concerto d'inaugurazione per il Ponte, Bizzarri: «Non sono d'accordo»

Sull'esclusione dell'orchestra del Carlo Felice, si è espresso anche il consigliere comunale e orchestrale Luca Pirondini: «Un autogol»

Un concerto per celebrare il nuovo Ponte di Genova, eseguito dall'Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

L'evento, in programma per il 27 luglio e trasmesso in diretta in prima serata su Rai3, divide i genovesi.

Tra i contrari c'è Luca Bizzarri, presidente della Fondazione di Palazzo Ducale che dal suo profilo Facebook commenta: «Se si può non essere d’accordo, io non sono d’accordo. Ci sono situazioni, per me, in cui il silenzio deve prevalere su tutto». 

Oltre a chi ritiene che il fine lavori di un cantiere, nato da una tragedia come quella del Morandi, non rappresenti un'occasione per festeggiare, c'è chi definisce la scelta di non affidare il concerto alla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova: "un autogol".

«Come temevo, nonostante il mio contrasto in tutte le sedi possibili, pare che il concerto di inaugurazione del nuovo ponte verrà eseguito dall’Orchestra (romana!!!!!) dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Facendo presente ancora il mio massimo rispetto per questa meravigliosa compagine, diretta da un grande Direttore d’Orchestra, non posso però segnalare il tremendo autogol che rappresenta questa scelta», scrive sul suo profilo Facebook il consigliere comunale e orchestrale, Luca Pirondini. «Se un concerto di inaugurazione deve esserci (personalmente avrei anche gradito un dignitoso e sobrio silenzio) dovrà essere eseguito dalla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. Magari eseguendo il Requiem di Verdi (compositore che con Genova ha un grande legame) in ricordo delle quarantatré vittime. Stop! Ogni altra opzione, seppur prestigiosa, sarà uno schiaffo alla più importante istituzione culturale della nostra città e a tutta Genova!»

Per gli organizzatori invece, nato da una tragedia non solo territoriale ma collettiva, il Ponte è diventato simbolo di riscatto di una Italia, che mette in campo le migliori aziende e i migliori tecnici ed ingegneri e ricostruisce il ponte vincendo la sfida contro il tempo, contro le avverse condizioni meteorologiche, contro le difficoltà tecniche e contro una pandemia mai conosciuta a livello globale.

Un successo, quindi, che per Salini Impregilo e Fincantieri va festeggiato.

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