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Cronaca

Due genovesi fra i naziskin di Como

I due trentenni incensurati, così come gli altri 11, identificati dalla Digos, sono stati denunciati per violenza privata

La Digos genovese ha identificato due dei 13 naziskin, che martedì sera a Como hanno interrotto una riunione della rete solidale Como senza frontiere. I due sono incensurati e risiedono nell'entroterra genovese - uno a Montebruno e l'altro a Rossiglione -, ma non sono originari della Liguria. Sono stati denunciati per violenza privata.

Fra gli elementi che hanno permesso agli inquirenti di identificare i due trentenni c'è stato il logo del gruppo "Genova fronte skinheads" con lo scudo con la croce di San Giorgio.

Tra i tredici, tutti identificati, anche un 19enne che nell'aprile 2012 è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 6 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione per tentato omicidio e lesioni gravi nei confronti di due ragazzi appartenenti ad una Cooperativa sociale.

I partecipanti al blitz sono stati identificati dalla Digos grazie alle immagini girate proprio durante l'irruzione. Un episodio che ha suscitato molto clamore non solo a Como: il video, infatti, ha fatto il giro d'Italia scatenando polemiche e reazioni politiche.

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