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Cronaca Piazza della Commenda

Pusher minorenne vede agenti della locale e ingoia 20 ovuli di droga

Arrestato e portato in ospedale, è poi risultato positivo al covid

Un giovane originario del Senegal, minorenne e ospite di una comunità genovese con regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato dalla polizia locale per spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale.

L'episodio è andato in scena martedì 18 gennaio 2022 intorno alle 17:20. Durante un servizio di controllo nel centro storico gli agenti del reparto sicurezza urbana hanno notato il ragazzo, seduto con altri giovani in piazza della Commenda, alzarsi immediatamente alla vista delle divise, per poi tentare di allontanarsi. Subito raggiunto dai poliziotti che gli hanno intimato di aprire la bocca per verificare che non nascondesse involucri sospetti: pratica, quest’ultima, che viene insegnata dalla criminalità ai giovani dediti allo spaccio e spesso praticata per nascondere le sostanze a fronte dei controlli delle forze dell’ordine e che l’esperienza degli agenti del reparto non ha faticato a riconoscere.

Il ragazzo ha rifiutato, ma gli agenti si sono accorti che stava deglutendo qualcosa a fatica. A quel punto hanno contattato il magistrato dei minori di turno, che ha disposto di procedere con l’identificazione del giovane e con gli accertamenti clinici per verificare la presenza di corpi estranei nell’intestino, per altro molto pericolosi per la sua incolumità in caso di rottura degli involucri. 

All'ospedale San Martino il ragazzo si è mostrato reticente a sottoporsi agli esami, è stato quindi (su disposizione del magistrato) sottoposto ad accertamento coattivo. La tac ha individuato la presenza di corpi estranei nell’intestino e nelle ore successive il minore ha espulso ben venti involucri contenenti cocaina, crack e oppiacei. 

Risultato positivo al covid, benché asintomatico, il minore è rimasto presso la struttura ospedaliera, sempre piantonato dagli agenti della locale. Dopo l’ultima tac di controllo che ha scongiurato la presenza di altri ovuli, la magistratura ha disposto il trasferimento in stato di arresto presso la sede penitenziaria Cpa genovese. Il ragazzo, che non si è avvalso della possibilità di contattare il proprio consolato, è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

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