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Cronaca

Genova ricorda Guido Rossa: "Oggi avrebbe continuato a combattere contro le ingiustizie"

Grande partecipazione alla giornata in ricordo dell'operaio dell'Italsider e sindacalista genovese assassinato dalle Brigate rosse

Genova ricorda Guido Rossa, operaio dell'Italsider e sindacalista genovese barbaramente assassinato dalle Brigate rosse il 24 gennaio 1979. Diverse le iniziative in città: il ricordo in via Fracchia, poi presso un gremito magazzino dello stabilimento di Cornigliano e infine in via San Giovanni d’Acri (presso il monumento dedicato a Guido Rossa), in piazza Piccapietra e in largo XII Ottobre per la corona di alloro. 

"Guido Rossa - ha detto a Cornigliano Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro di Genova - avrebbe continuato a combattere contro le ingiustizie e contro una società che si dice civile ma che appunto, ancora oggi, nel 2023, non pensa agli ultimi. Ecco perché l’esempio di Rossa è più che mai attuale".

"Un omicidio che aprì una ferita nel cuore della nostra città, ma che testimoniò che negli anni di piombo si poteva scegliere la via democratica - sono le parole dei rappresentanti di Uil Liguria -. Oggi, come ogni 24 gennaio, ricordiamo Guido negli stabilimenti dell'ex Ilva, dove lui lavorava e faceva sindacato. Il malcontento e i timori che si respirano anche oggi qui, ci ricordano il motivo più alto per cui il sindacato esiste: stare tra la gente, valorizzare il lavoro senza accettare intimidazioni e senza rinunciare ai nostri valori fondanti e democratici".

"Le grandi democrazie si reggono sulle leggi, ma soprattutto sugli esempi - ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Questa città ne ha molti, a partire dal Risorgimento, fino a quelli eroici degli anni di piombo, una stagione che ha contato oltre 350 vittime della violenza terroristica. Credo che l’esempio di Guido Rossa abbia qualcosa in più perché la sua uccisione rappresentò la prima lampante dimostrazione del fatto che con le pistole e la violenza non si sarebbe cambiato questo paese né difeso il diritto del lavoro. Quel momento ha rappresentato il punto di svolta a metà di quel lungo periodo, che va dalla strage di Piazza Fontana a quella di Bologna, in cui tante persone sono cadute sotto il piombo dei terroristi. I funerali in Piazza De Ferrari hanno segnato uno spartiacque all’interno di quel tragico periodo italiano, toccando l’apice della violenza terrorista ma anche l’inizio della sua fine. Ricordare Guido Rossa qui oggi fa bene a tutti. Gli esempi hanno un’altra peculiarità, quella di essere condivisi. Non sono memoria e valore solo di qualcuno, ma di tutti. La presenza oggi di tante istituzioni, del mondo sindacale e del lavoro lo dimostra. In questi capannoni si è costruito un pezzo di storia dell’Italia, di cui siamo tutti quanti orgogliosi. Ricordare chi si è sacrificato per questo Paese, come ha fatto Guido Rossa, è il modo migliore per ricordare chi siamo e chi ha lottato per essere dove siamo, ma anche per costruire un pezzo del nostro futuro. Grazie per questa giornata e per la memoria che custodite".

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