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Cronaca Albaro / Via Pisa

La polizia ricorda il commissario capo Antonio Esposito, ucciso dalle Br

Fu ferito a morte da due uomini che aprirono il fuoco da distanza ravvicinata mentre si trovava a bordo dell’autobus 15 per recarsi a lavoro

Martedì mattina alle ore 11, in occasione della ricorrenza del quarantaquattresimo anniversario dell’eccidio del commissario capo della polizia Antonio Esposito - a seguito delle ferite riportate in un attentato terroristico per mano delle Brigate Rosse - è stata depositata una corona presso la lapide di via Pisa.

Il commissario capo Antonio Esposito all’epoca dei fatti dirigeva il commissariato della polizia di Stato di Nervi, dopo aver prestato servizio per lungo tempo presso la squadra politica della Questura di Torino e successivamente presso i nuclei antiterrorismo di Torino e Genova, distinguendosi in occasione di diverse indagini che avevano consentito di arrestare alcuni membri delle brigate rosse e contribuendo ad istruire a Torino il primo processo in Italia contro i terroristi.

Il 21 giugno 1978, mentre si trovava a bordo dell’autobus 15 per recarsi a lavoro, fu ferito a morte da due uomini che aprirono il fuoco da distanza ravvicinata.

I brigatisti dopo aver colpito la vittima, fecero fermare l'autobus e riuscirono a fuggire a bordo di un'auto pronta in attesa con un quarto terrorista. L'omicidio del commissario Esposito fu il primo attentato mortale compiuto dalle Brigate Rosse dopo la fine del sequestro Moro e fece grande impressione a Genova, città da anni al centro della sanguinosa attività terroristica dell'organizzazione

Alla celebrazione hanno partecipato i familiari e le autorità cittadine.

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