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Cronaca

Concessioni autostradali, il Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi incontra i parlamentari liguri

«In molti Paesi stranieri questa vicenda sarebbe già giunta al termine», attacca Egle Possetti, presidente del comitato

Oggi i familiari delle 43 vittime del crollo di ponte Morandi incontrano a Genova i parlamentari liguri per illustrare un disegno di legge ed esprimere opinioni in merito alle concessioni autostradali. L'incontro, a porte chiuse, si tiene alle 10.30 a Palazzo Rosso.

Venerdì 21 maggio sui profili social del Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi è apparsa una lettera, firmata da Egle Possetti, presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, rivolta al Presidente della Repubblica Italiana, al presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, a tutti gli Onorevoli della Repubblica Italiana, al ministro dello Sviluppo Economico e al ministro dei Trasporti.

«Con la presente - si legge - Vi scriviamo trepidanti per la nota vicenda Concessioni Autostradali che ci riguarda direttamente. Ormai da troppo tempo la vicenda intricata e densa di interessi giace sul tavolo, come ben saprete tutto questo dibattere nasce dalla nostra tragica vicenda con la morte di 43 persone, martiri di un sistema malato che ha permesso che accadesse un disastro di questa portata, questo evento ha inoltre causato e sta causando notevoli danni economici al tessuto territoriale ligure».

«In molti Paesi stranieri - prosegue la lettera - questa vicenda sarebbe già giunta al termine, portando a dei risultati decorosi per la nazione e rispettosi della memoria di chi non c'è più, questo qui, ed ora, pare non stia avvenendo. La transazione economica prevista per l'acquisizione da parte di Cassa depositi e prestiti (Cdp) della gestione delle concessioni evidenzia un grosso divario fra il valore reale, decurtato dei debiti a bilancio e dei risarcimenti futuri per la drammatica vicenda».

«Inoltre le società partner di Cdp pare siano, tramite reciproche proprietà azionarie, quasi le medesime cedenti e questo porterebbe ad un'altra anomalia - si legge ancora -. La società cedente richiederebbe un ulteriore ristoro, aggiuntivo a quello già precedentemente ottenuto, per il recupero dei mancati pedaggi causa covid, nonostante in sede di convenzione unica la società concessionaria non avesse optato per il regime di equilibrio».

«In questi anni - scrive Possetti - sono stati erogati utili sproporzionati a discapito delle manutenzioni, stante ai bilanci pubblicati di cui purtroppo stiamo vedendo i gravissimi risultati. Pensiamo che lo Stato abbia un grosso debito con i cittadini in questa vicenda, per anni la concessione è stata via via blindata senza garanzie di tutela per la cittadinanza e la finanza pubblica. Quante persone sono passate sui nostri viadotti e sul Ponte Morandi rischiando la vita?».

«Noi crediamo - prosegue il comitato - che nessun giudice potrebbe condannare lo Stato per l'annullamento e la revoca di questo contratto, pensiamo che anche nel caso peggiore la situazione sarebbe comunque proficua da un punto di vista finanziario rispetto a questo acquisto (stante il debito attuale e i futuri risarcimenti che rimarrebbero in capo al nuovo acquirente)».

«Siamo preoccupati - continua la lettera - che ancora una volta chi non ha gestito il bene pubblico adeguatamente riceva un ulteriore beneficio finanziario e non sarebbe purtroppo la prima volta. Per noi è inaccettabile vedere ancora questo spettacolo, sarebbe come veder morire un'altra volta le nostre famiglie».

«Sappiamo che sono state emesse interrogazioni parlamentari in questa e altre legislature per la vicenda e pensiamo che occorra esaminarle compiutamente - l'invito di Possetti e degli altri familiari -. Pensiamo sia molto importante considerare anche il lavoro eseguito dall'Art (Autorità di regolazione dei trasporti) ed il lavoro giuridico del Gabinetto Ministeriale per la valutazione dell’intera vicenda che forniscono importanti spunti di riflessione».

«Nulla è definito e le trattative, fino a firma definitiva, potrebbero interrompersi per mancato accordo, non date un altro lutto a queste famiglie ed alla nazione intera - scrive il comitato -. Chiediamo al nostro Stato ed ai suoi organismi di mettere avanti la dignità ed il rigore unito al rispetto della finanza pubblica, noi siamo certi che i cittadini siano con noi e non ci fermeremo in questa battaglia di civiltà».

«Invito tutti gli onorevoli che non si occupino direttamente di questo tipo di lavoro ad approfondire lo studio per rendersi conto di quanto grave sia la situazione - conclude Possetti -. A nostro modo di vedere andrà anche ripensato completamente il sistema delle concessioni che non può essere gestito con i parametri attuali, abbiamo le energie e le capacità per fare bene se solo la volontà politica cambiasse direzione. Grazie di cuore per aver dedicato Vostro tempo a noi, speriamo che le riflessioni possano essere portatrici di proficue novità. Siamo a disposizione».

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