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Cronaca Rivarolo

Pensava fosse caffè invece era cocaina, arrestati estetista e pizzaiolo

La polizia ha arrestato coppia di narcotrafficanti ecuadoriani residenti a Rivarolo

Il piano, di certo, era originale: farsi portare la cocaina da un ignaro connazionale. Peccato però che passeggero e pacco siano stati controllati all'aeroporto e da lì la polizia abbia scoperto la droga per poi risalire ai due destinatari finali.

È così che nei giorni scorsi la polizia di Genova, al termine di un'indagine coordinata dalla Procura, ha arrestato per il reato di traffico internazionale di cocaina due ecuadoriani, da tempo regolarmente soggiornanti a Genova nel quartiere di Rivarolo, che avevano organizzato l'importazione di due chilogrammi di cocaina.

M. U., trentenne, pizzaiolo, è finito in carcere, mentre la compagna S. M. J. S., ventinovenne estetista, è stata sottoposta agli arresti domiciliari in quanto, secondo la ricostruzione emersa all'esito delle indagini svolte dagli investigatori della Squadra Mobile, entrambi avevano organizzato il 'trasporto eccezionale' dall'Ecuador, servendosi di un ignaro connazionale residente a Genova, conosciuto tramite Facebook. Quest'ultimo, da qualche tempo, improvvisandosi spedizioniere, era solito trasportare pacchi per i connazionali in occasione di viaggi di ritorno dal Paese natio.

Tuttavia, a seguito di un controllo doganale all'aeroporto di Guayaquil (Ecuador) la polizia ha fermato la figlia dell'ignaro 'spedizioniere', che pensava di portare due pacchi di caffè al committente genovese, e all'interno dei contenitori ha trovato i due chilogrammi di cocaina.

La denuncia del sequestro alle autorità italiane ha avviato le conseguenti indagini finalizzate a individuare il responsabile del trasporto commissionato, che si sono concluse con gli arresti della coppia residente a Rivarolo.

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