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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La classifica della qualità della vita in Italia, come sta Genova

Scivola dal 40esimo al 49esimo posto nella classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma: male per quello che riguarda reati e sicurezza (97° posto su 107), ambiente (94°) e popolazione (89°), bene per sistema salute (18°), reddito (22°), sicurezza sociale e istruzione (24°)

Genova scivola dal 40esimo al 49esimo posto nella classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma sulla qualità della vita nelle 107 province d'Italia, torna quasi alla posizione di due anni fa quando si trovava invece al 52esimo posto. Una classifica, giunta alla 24esima edizione, guidata da Trento davanti a Bolzano e Bologna, le prime tre fanno un passo avanti perché erano rispettivamente seconda, terza e quarta, scivola invece dal primo al settimo posto l'ex capolista, Parma. Genova è la città che si piazza meglio in Liguria considerando che Savona scende dal 48esimo al 51esimo posto, La Spezia sale dal 65esimo al 63esimo e Imperia precipita dal 66esimo al 73esimo posto.  

La classifica prende in esame nove macro-aree (affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute e tempo libero) che sono poi articolate in sedici sottodimensioni e un elevato numero di indicatori di base (92, sette in più del 2021) che indagano in maniera approfondita sui molteplici aspetti in cui la qualità della vita si manifesta sul territorio. 

Sezione "affari e lavoro"

In una classifica dominata dal nord-ovest e nord-est (rispettivamente con 3 e 19 province nel gruppo di testa formato da 37 province) Genova si accoda salendo al 33esimo posto salendo di due posizioni rispetto all'indagine precedente. In testa a questa classifica Bolzano, Bologna e Pordenone, in coda Agrigento, Napoli e Crotone. Per quello che riguarda la Liguria Savona scivola dal 47esimo al 54esimo posto, La Spezia dal 56esimo al 59esimo e Imperia dal 50esimo al 64esimo. Tra gli indicatori il tasso di occupazione e quello di disoccupazione, numero di imprese, nuove imprese e imprese cessate.

Sezione "ambiente"

Nota dolente per la città di Genova, che recupera qualche posizione ma rimane impantanata nella parte bassissima della classifica: passa dal 100esimo al 94esimo posto su 107 province, una delle peggiori città del Nord Italia insieme ad Asti (98°) e Alessandria (106°), chiude la classifica Napoli. Stanno poco meglio Savona (86esimo posto) e Imperia (93esimo) mentre La Spezia scala posizioni e passa dal 49esimo al 32esimo posto. A livello nazionale guidano Trento, Rieti e Venezia. Tra i dati presi in esame il superamento del limite orario per il biossido di azoto, per il Pm10, per Pm2,5, i consumi idrici pro capite sull'erogato, i veicoli circolanti e la raccolta differenziata dei rifiuti. E poi il consumo di energia elettrica, l'utilizzo di pannelli fotovoltaici, la densità di piste ciclabili, la disponibilità di aree pedonali, verde pubblico e l'offerta di trasporto pubblico.

Sezione "reati e sicurezza"

A livello nazionale guidano Pordenone, Benevento e Treviso mentre in fondo alla classifica troviamo Rimini, Milano e Bologna. Genova precipita dall'86esimo al 97esimo posto. Tra i parametri presi in esame gli omicidi volontari per 100mila abitanti, quelli colposi e preterintenzionali, i tentati omicidi, lesioni dolose, violenze sessuali, sequestri di persona, reati legati alla droga e allo sfruttamento della prostituzione, scippi, rapine, furti ed estorsioni. Male anche Imperia (102esimo posto) e Savona (98°), a metà classifica, ma in miglioramento, La Spezia (passa dal 74° al 54° posto). 

Sezione 'sicurezza sociale"

Buon piazzamento per la Superba con il 24esimo posto (l'anno precedente era  al 26esimo) in una classifica che vede Cuneo, Asti e Fermo ai primi tre posti; Oristano, Messina e Siracusa agli ultimi tre. Molto bene Savona (17esimo posto, balzo in avanti dopo il 57esimo dello scorso anno), male Imperia (77°) e La Spezia (104°): I parametri analizzati sono infortuni sul lavoro, morti per tumore ogni 100 morti, morti e feriti in rapporto agli incidenti stradali, tasso di disoccupazione tra i 15 e i 24 anni, reati a sfondo sessuale, variazione della mortalità negli ultimi anni tra gli over 65, disabilità e covid.

Sezione "Istruzione e formazione"

Peggiora, ma rimane nella parte alta della classifica Genova che nelle ultime due edizioni della classifica aveva oscillato tra 13esimo e 14esimo posto, questa volta chiude al 24esimo tra le province italiane in una classifica guidata da Bologna, Trieste e Trento e chiusa alle ultime tre posizioni da Trapani, Caltanissetta e Crotone. Presi in esame i diplomati, i laureati e la partecipazione alla scuola dell'infanzia. Bene anche Savona (35esimo posto), meno La Spezia (47°) e soprattutto Imperia (85°).

Sezione "popolazione"

In testa alla classifica nazionale Bolzano, Trento e Bergamo. Genova si piazza all'89esimo posto in una classifica rinnovata rispetto all'edizione precedente con alcuni nuovi parametri, indice di dipendenza strutturale, indice di dipendenza degli anziani, indice di vecchiaia, speranza di vita alla nascita e speranza di vita a 65 anni. A fotografare il dato anche emigrati, immigrati, tasso di mortalità, nuovi nati e numero medio di figli. Per quanto riguarda il resto della Liguria troviamo La Spezia al 73esimo posto, Imperia all'86esimo e Savona al 101esimo. Chiudono la classifica Campobasso, Isernia ed Enna.

Sezione "sistema salute"

Buon piazzamento per la città di Genova con il 18esimo posto (anche se perde sei posizioni) in una classifica guidata da Terni, Isernia e Ancona e chiusa da Barletta-Andria-Trani, Gorizia e Trento. Male La Spezia con il 94esimo posto (era 96esima lo scorso anno), Imperia con il 90esimo (dall'89esimo), meglio Savona che passa dal 54esimo al 48esimo. Presi in esame i posti letto degli ospedali nei vari reparti e l'utilizzo di determinati apparecchi specialistici.

Sezione "tempo libero"

Stabile Genova che rimane al 41esimo posto. A livello nazionale le migliori province sono Siena, Rimini e Aosta, le peggiori Caserta, Caltanissetta e Crotone. Meglio Imperia (ottavo posto), Savona (decimo) e La Spezia (12esimo), tutte stabili. L'analisi prende in considerazione le strutture dedicate al tempo libero, agriturismi, alberghi, bar, cinema, palestre, associazioni ricreative, artistiche e culturali.

Sezione "reddito e ricchezza"

Un buon 22esimo posto per Genova, anche se in peggioramento rispetto al 13esimo dell'edizione precedente. A livello nazionale le migliori province sono Miano, Bologna e Monza della Brianza, le peggiori Cosenza, Agrigento e Crotone. In Liguria 37esimo posto per Imperia (balzo dal 56esimo posto), 38esimo per La Spezia (stabile, era 37esima) e 44esimo per Savona (passi indietro dal 36esimo posto). Gli indicatori presi in considerazione sono reddito pro capite, retribuzione media dei dipendenti, importo medio delle pensioni, ricchezza patrimoniale, prezzo al mq degli appartamenti nelle varie zone delle città, variazione dei prezzi al consumo, sofferenze bancarie dei prestiti alle famiglie, e numero di percettori di pensioni di basso importo.

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