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Cinghiali del Bisagno, Piana: “Dobbiamo abbatterli”

Il vice presidente della Regione, Alessandro Piana: "Non costituiscono una popolazione autonoma rispetto alla popolazione di suini selvatici presente in tutto il territorio circostante, e quindi verranno abbattuti come gli altri"

Le speranze maturate dagli animalisti e dai cittadini ormai affezionati ai cinghiali nel Bisagno, si affievoliscono. Per il vice presidente della Regione Liguria e assessore alla Caccia e allo Sviluppo dell'entroterra, Alessandro Piana, quegli animali andranno abbattuti.

"Il piano di abbattimento è conseguente alla predisposizione della recinzione, una volta ultimata la recinzione o comunque quando la recinzione sarà ad un buon punto d'installazione, e di concerto con il Ministero, dovremo procedere con gli abbattimenti", spiega Alessandro Piana.

Peste suina, anche a Genova la protesta contro gli abbattimenti dei cinghiali 

"Se qualsiasi animale dovesse essere catturato nel Bisagno o in qualsiasi altro territorio corrispondente all'area di restrizione 1 e 2, così come da disposizioni ministeriali e della Commissione europea, noi non possiamo liberarli in altre aree, dobbiamo abbatterli", ha specificato il vide presidente.

Nel rispondere all'interrogazione dei consiglieri Paolo Ugolini e Fabio Tosi, su quattro cinghiali che sarebbero stati catturati a febbraio nel Bisagno, Piana ha affermato che: "Noi non abbiamo alcun riscontro, per noi è una fake news, abbiamo fatto decine d'interventi di cattura e abbattimento in ambito urbano ma non ci risulta la cattura di quattro cinghiali nel greto del Bisagno o in altri torrenti, fosse lo Stura o il Polcevera. Abbiamo solo recuperato alcune carcasse di animali morti che sono state sottoposte all'autorità sanitaria competente per gli accertamenti previsti da quella che è la normativa sanitaria di riferimento e ministeriale".

"Dagli elementi acquisiti e anche sulla base delle analisi, questa popolazione di cinghiali è risultata positiva alla salmonellosi; non potrebbe essere differente dato che questi cinghiali, per quanto resistenti e rustici, a forza di bere acque di fogne o magiare spazzatura è normale che prendano infezioni di vario tipo indipendentemente dalla peste suina".

Piana, dunque, ribadisce: "La colonia di cinghiali presenti nel Bisagno, una volta ultimata la recinzione e da dispostivi ministeriali e della commissione europea si dovrà procedere agli abbattimenti selettivi di tutti i cinghiali presenti in quest'aria, perchè non costituiscono una popolazione autonoma rispetto alla popolazione di suini selvatici che è presente in tutto il territorio circostante e quindi verranno trattati come qualsiasi altro cinghiale".

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