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Cronaca

Cinghiali: da Tursi l'ok all'abbattimento, ma «solo in casi estremi»

La nuova ordinanza firmata dalla giunta Bucci lascia alla polizia Metropolitana la valutazione in caso di "incursioni urbane" da parte degli ungulati

Abbattimento come “extrema ratio”, nel caso in cui ci sia pericolo per l’incolumità delle persone, nuove recinzioni e multe a chi dà da mangiare: questi i punti cardine della nuova ordinanza sull’emergenza cinghiali firmata dall’assessore comunale all’Ambiente, Matteo Campora, e dai colleghi ai Lavori Pubblici e alla Sicurezza, Paolo Fanghella e Stefano Garassino.

Il provvedimento è stato illustrato nel pomeriggio di lunedì a Palazzo Tursi, nel corso di un incontro in cui gli assessori della nuova giunta Bucci hanno sottolineato l’importanza di prendere provvedimenti nei confronti di un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti: dopo essere scesi dalle alture e avere “occupato” il Bisagno, i cinghiali hanno iniziato a spingersi anche nelle vie più centrali e frequentate della città, e dall'inizio dell'anno sono state 470 le segnalazioni registrate presso la Centrale Operativa della Polizia Municipale. Gli ungulati sono stati avvistati ovunque, da Albaro a Voltri passando per Marassi, Quezzi e San Fruttuoso, e non sono pochi i casi in cui sono rimasti coinvolti in incidenti stradali.

Da qui la decisione di rimettere mano all’ordinanza precedente e regolamentare in maniera più dettagliata la gestione dell’emergenza da parte della polizia Metropolitana. Che potrà valutare a seconda dei casi se procedere con l’allontanamento degli ungulati anche mediante l’utilizzo di tranquillanti e gabbie o con l’abbattimento: quest’ultima soluzione potrà essere adottata nel caso in cui gli animali rappresentino un pericolo, e non vi sia altro modo per risolvere la situazione nel più breve tempo possibile.

I dettagli dell'ordinanza

«La nuova ordinanza - fa sapere il Comune - stabilisce la rimozione dei cinghiali a cura del personale preposto alla vigilanza faunistico-venatoria, coadiuvato, qualora possibile, dal personale della Polizia Municipale, adottando le misure più efficaci e risolutive per assicurare la pubblica incolumità e la tutela della salute dei cittadini. Il provvedimento prevede che venga garantita la sicurezza materiale delle cose e l’incolumità fisica delle persone, compresa quella degli addetti alle operazioni necessarie, evitando che la presenza di curiosi pregiudichi o comprometta le azioni».

L'ordinanza prevede inoltre l’istituzione, all’occorrenza, di un’area cautelare per assicurare la riuscita delle attività, in cui non sarà consentito a nessuno lo stazionamento o il transito con veicoli, fatta eccezione per il personale incaricato dalle competenti autorità. Il perimetro dell’area interessata, le strade di accesso e gli spazi pubblici e privati soggetti all’uso pubblico limitrofi, quali spazi minimi necessari, verranno dunque temporaneamente e occasionalmente interdetti e per questo presidiati dalle forze di polizia, compreso il personale dipendente del Corpo di Polizia Municipale, senza che sia necessaria la preventiva e capillare pubblicità all’utenza e alla cittadinanza.

Il Comune sta inoltre lavorando a un protocollo con la Regione, cui è affidato il compito di adottare provvedimenti in ambito prevenzione, per installare altre recinzioni sulle alture, in particolare al Peralto e al Righi, che potrebbero (come già anticipato) essere elettrificate.

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