Cinghiale tripode ucciso nel Bisagno
È stata la segnalazione di alcuni cittadini a condannarlo a morte perchè zoppicava. Per i veterinari dell'Asl veterinaria l'animale stava soffrendo a causa di una infezione
Era un cinghiale diverso dagli altri: si reggeva su tre zampe e zoppicava. Agli occhi di alcuni passanti è sembrato ferito e hanno chiamato la polizia locale che, a sua volta, ha avvertito la Asl veterinaria
I dottori, intervenuti nel Bisagno, lo hanno visitato e hanno giudicato le sue condizioni incompatibili con il suo benessere per una sospetta infezione. Risultato: il cinghiale è stato ucciso. Sedato e abbattuto dagli agenti regionali.
"L'animale non è stato curato, nè portato al Cras - racconta Fabio Dolia portavoce degli Animalisti genovesi - i veterinari lo hanno giudicato così grave da porre fine alle sue sofferenze". L'ungulato era seguito dai volontarii che ogni giorno si assicuravano che fosse (almeno all'apparenza) in salute e così sono passati due anni in cui non ha dato particolari segni di malessere.
Le guardie regionali in questo periodo sono obbligate a non trasportare i cinghiali per la peste suina e ad intervenire quando questi rappresentino un pericolo per l'incolumità umana o quando le loro condizioni siano incompatibilil con il benessere animale.
Il cinghiale viveva nel greto del fiume tra la scuola da Passano e piazza Carlo Forte o via Moresco. Il suo zoppiccare è stata la sua condanna a morte e il rammarico per tutti gli animalisti che lo conoscevano. Per le guardie uno tra i 20mila cinghiali che ogni anno vengono abbattuti per legge in Liguria.