rotate-mobile
Cronaca Chiavari / Via Parma

Truffa da 30 milioni di euro, arrestato il complice del monsignore

Dopo l'esecuzione parziale della misura cautelare nei confronti del prelato Patrizio Benvenuti, la Guardia di finanza ha messo a segno la cattura dell'indagato latitante

Ieri presso l'aeroporto di Madrid in Spagna è stato arrestato Christian Ventisette, il faccendiere italo francese coinvolto, unitamente a monsignor Patrizio Benvenuti (già agli arresti domiciliari), nella truffa di dimensioni internazionali ai danni di oltre 250 investitori residenti in Europa.

Christian Ventisette si era volutamente sottratto alla misura di custodia cautelare in carcere che i militari della Guardia di Finanza di Brunico, nella prima decade del mese corrente, erano in procinto di eseguire su ordine del Giudice per le indagini preliminari. Per questo motivo, contro di lui, le Fiamme Gialle altoatesine avevano, unitamente alla Procura di Bolzano predisposto un “mandato di arresto europeo”, chiedendo la collaborazione di tutte le Forze di Polizia estere per la ricerca del latitante in tutto il continente.

Nel frattempo, si sono mantenuti particolari contatti con la Procura di Bastia in Corsica, ove, inizialmente, si presumeva che si trovasse l'indagato e, successivamente, acquisite notizie che facevano presumere la sua latitanza fuori dall'Europa e, in particolare, negli Stati Uniti d'America, è stata estesa la misura cautelare anche al di fuori del continente europeo, per il tramite della Direzione Centrale della Polizia Criminale presso il ministero dell'Interno, avvalendosi anche del servizio Interpol.

La latitanza del Ventisette è durata oltre 20 giorni ed è verosimilmente imputabile alla circostanza che, al medesimo, nell'indagine condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica di Bolzano, è stato attribuito un ruolo di primaria importanza, ovvero quello di aver promosso e organizzato l'associazione a delinquere a carattere transnazionale, finalizzata alla commissione del reato di truffa e alla polverizzazione dei capitali raccolti tra gli investitori tra una miriade di società italiane ed estere, secondo il meccanismo cosiddetto “Schema Ponzi”.

Dopo l'esecuzione parziale della misura cautelare nei confronti del prelato Patrizio Benvenuti, la collaborazione con le altre Forze di Polizia europee ha avuto un notevole impulso, consentendo tra l'altro oltre che la cattura dell'indagato latitante, anche l'acquisizione di ulteriore documentazione utile ai fini delle indagini, da parte del Belgio e della Svizzera, con la cui polizia giudiziaria vengono tenuti regolarmente rapporti diretti da parte della Guardia di Finanza.

A seguito dell'arresto del faccendiere Ventisette, verranno ora effettuati gli adempimenti richiesti ai fini estradizionali per la successiva sottoposizione all'interrogatorio di garanzia di fronte all'Autorità Giudiziaria italiana.

Le indagini quindi sono tuttora in corso, sempre condotte dalla Guardia di Finanza e la Procura di Bolzano e mirano a far confermare le misure cautelari personali e reali disposte dal Gip anche di fronte al Tribunale del Riesame.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffa da 30 milioni di euro, arrestato il complice del monsignore

GenovaToday è in caricamento