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Cronaca Chiavari

Spaccio di droga nel Tigullio, sette arresti

Quattro degli indagati sono finiti in carcere, uno è stato collocato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, mentre a due di essi sono state notificate altrettante ordinanze di obbligo di dimora

Maxi operazione anti droga dei carabinieri nel Tigullio. Nelle prime ore di martedì 26 maggio 2020, tra Chiavari, Lavagna e Carasco, circa 50 militari del comando provinciale di Genova, con l'ausilio del Nucleo elicotteri di Villanova di Albenga, hanno dato esecuzione a un'ordinanze di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Genova a carico di sette persone (sei uomini e una donna) ritenute responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa attività d'indagine, avviata nel febbraio 2019 e coordinata dal sostituto procuratore Marcello Maresca, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Chiavari, i cui esiti hanno permesso di comprovare l'operatività di un gruppo di spacciatori di hashish, marijuana, cocaina ed eroina, attivo nel comprensorio tra Chiavari, Lavagna e Carasco.

Le indagini avevano preso il via a seguito di una serie di servizi di osservazione all'indirizzo di un noto pregiudicato Bruno Biondi, membro di una famiglia originaria di Campobasso e più volte balzata agli onori della cronaca. I carabinieri avevano così scoperto che l'abitazione lavagnese di Biondi era meta di soggetti contigui all'ambiente dello spaccio di stupefacenti o, comunque, noti perché consumatori abituali: in particolare si era notato l'attivismo di un altro degli odierni arrestati, Ivano Perazzi, definibile come il principale collaboratore dello stesso Biondi e particolarmente attivo nello spaccio al dettaglio.

Video: le immagini dell'operazione

Sotto la direzione della Procura genovese è stata, così, attivata una rete di intercettazioni telefoniche e ambientali (all'interno delle autovetture utilizzate dagli spacciatori) dalla quale sono emersi gli altri odierni arrestati e sono stati individuati numerosi acquirenti stabili tanto che sono state documentate, nell'arco temporale compreso tra febbraio e luglio del 2019, circa 300 cessioni di svariati tipi di stupefacente.

Nel corso dell'attività, ed a riscontro della stessa, sono state tratte in arresto in flagranza di spaccio cinque persone, tra cui lo stesso Biondi, che proprio in virtù di detto arresto si trovava già ristretto agli arresti domiciliari; denunciate in stato di libertà, sempre per spaccio, altre sette persone; sequestrati 8,4 grammi cocaina, 52,3 grammi di eroina, 14 di hashish e oltre sette chilogrammi di marijuana oltre a 10 piante stessa sostanza.

Quattro degli indagati sono finiti in carcere, uno è stato collocato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, mentre a due di essi sono state notificate altrettante ordinanze di obbligo di dimora nel comune di residenza, con il divieto di assentarsi dalla propria abitazione dalle ore 22 alle ore 7.

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