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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Chiavari

«Niente free-vax e no-vax nella mia gelateria», scoppia la polemica a Chiavari

Il volantino è stato affisso dal titolare della Cremeria Spinola suscitando una vera e propria bufera di commenti

«Free-vax, no-vax, siete un pericolo per la comunità in cui vivete. Non siete i benvenuti nella mia gelateria»: questo il contenuto del cartello affisso all’ingresso della Cremeria Spinola, una delle più famose gelaterie di Chiavari (recentemente premiata anche da Dissapore), una dichiarazione firmata direttamente dal titolare, Matteo Spinola, che ha inevitabilmente sollevato una bufera di polemiche.

A condividere il volantino sui social è stato lo stesso Spinola, con un post che nel giro 24 ore ha totalizzato quasi 3mila condivisioni e una valanga di commenti, molti dei quali solidali. Ma non sono mancate persone che hanno condannato il gesto parlando di discriminazione e disinformazione, chi in termini tutto sommato pacati, chi invece ricorrendo a insulti e in certi casi anche a minacce 

Il tono del messaggio è inequivocabile, una netta presa di posizione in un periodo in cui di vaccini si dibatte a livello nazionale e in cui infuria la polemica sull’approvazione dell’emendamento firmato da Lega e Cinquestelle (grazie al Milleproroghe) che rinvia al 2019-2020 l’applicazione di sanzioni per i genitori di bambini da 0 a 6 anni che non hanno certificati vaccinali: «I vostri incolpevoli figli dovrebbero essere tenuti fuori dalle scuole dove, oltre alla propria, metteranno a rischio la vita di quasi 10.000 bambini immunodepressi che per questo non hanno potuto vaccinarsi», ha scritto Spinola, 43 anni, originario di Bologna. Che anche sul suo profilo privato (il post è stato condiviso sulla pagina della gelateria) è ora costretto a fare i conti con chi si è scagliato contro la sua scelta manifesta.

Insulti e minacce cui il mastro gelatiere ha deciso di non rispondere (stessa cosa vale anche per i messaggi di supporto), scegliendo di lasciar parlare il cartello e coloro che hanno scelto di commentarlo. E mettendo evidentemente in conto di finire nell’occhio del ciclone per l’iniziativa, e magari di perdere anche una fetta di clientela. Ma per Spinola «i vaccini sono uno strumento di vita, senza se e senza ma».

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