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Cronaca Chiavari / Via San Francesco

Venti arresti per droga, il loro ritrovo preferito era la piscina

L'operazione "Bancario" è stata portata a termine nelle prime ore della mattinata dai carabinieri di Chiavari, Genova e Milano. Le indagini erano in corso da più di un anno

Una maxi operazione condotta nelle prime ore della mattina dai carabinieri di Chiavari in collaborazione con i comandi provinciali di Genova e Milano, ha portato all'arresto di 20 persone accusate di detenzione e spaccio di cocaina, eroina e marijuana.

Le indagini erano iniziate lo scorso maggio in seguito al pestaggio di un ecuadoriano appartenente alla banda dei Latin King, che a quanto pare voleva uscire dal "giro". Il traffico coinvolgeva 3 piccoli gruppi che operavano in modo distinto: in comune avevano solo il luogo di approvvigionamento della droga, che dall'hinterland milanese finiva sul mercato del Tigullio. In manette 9 Latin King, 9 italiani e 2 dei 5 cittadini marocchini che fornivano gli stupefacenti.

I gruppi portavano avanti lo spaccio in modo da non entrare in concorrenza, rifornendo diverse tipologie di acquirenti, minorenni compresi. Luogo comune di ritrovo per l'acquisto era la piscina comunale di Chiavari, ma lo spaccio avveniva principalmente a chiamata.

"Si tratta di un'operazione importante, che ha coinvolto principalmente l'area di Chiavari, e che riguarda parecchi soggetti dediti allo spaccio sistematico di hashish, eroina e cocaina - ha detto il procuratore della Repubblica Michele Di Lecce -. Si adeguavano alle esigenze del mercato, sfruttando collegamenti che fornivano a monte materia prima nell'area del Milanese".

Le indagini, portare avanti nell'ambito di un'operazione denominata "Bancario" perché partite da un soggetto italiano impiegato appunto in una banca, hanno portato al sequestro di circa 700 grammi di sostanze: "Non c'era un'organizzazione, ma singoli che più o meno in accordo occasionale spacciavano. Si tratta di arresti in flagranza, non abbiamo trovato carichi particolarmente importanti, il rifornimento era oscillante e la droga arrivava in più carichi".

Al momento risultano latitanti ancora 3 marocchini, che facevano parte del gruppo con base nell'hinterland milanese che riforniva gli spacciatori liguri.

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