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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Rivarolo / Via Gioachino Rossini

Arrestati i rapinatori dell'assalto con pistola alla macelleria Dalf di Certosa, uno lavorava nel settore carni

La polizia di stato ha arrestato Manis Rocco e Guidi Jonny gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata e porto abusivo di armi in concorso tra loro. Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato le due pistole semiautomatiche, con caricatore rifornito e matricole abrase, presumibilmente utilizzate durante il colpo

Arrestati gli autori della rapina nella macelleria Dalf a Certosa. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 17 maggio, su delega della procura della repubblica di Genova, la polizia di stato ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, Manis Rocco e Guidi Jonny gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata e porto abusivo di armi in concorso tra loro.

Le indagini sono state portate avanti dalla squadra mobile intervenuta il giorno della rapina, l'8 aprile scorso, in via Rossini.

Secondo l’ipotesi di accusa, che dovrà trovare conferma nei successivi gradi di giudizio, in quell’occasione, i due soggetti indagati, con volto coperto, erano entrati nel negozio e avevano minacciato i dipendenti con una pistola, portandosi via alcune migliaia di euro custodite in cassaforte.

I due uomini, inoltre, inseguiti durante la fuga da uno degli addetti al banco della macelleria, avevano esploso 6 colpi di pistola colpendo fortunatamente solo alcuni cartelli stradali.

Le indagini, grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e dalle testimonianze delle vittime, nelle ore immediatamente successive al delitto, hanno condotto all’individuazione di un potenziale sospetto, Manis, che aveva in passato lavorato nel settore della rivendita di carni.

Durante la perquisizione domiciliare, avvenuta la sera stessa della rapina, gli operatori della squadra mobile avevano trovato i vestiti utilizzati per compiere il reato, un fucile calibro 12, un fucile di precisione, entrambi con matricola abrasa, un silenziatore artigianale, numerosi proiettili, alcuni dello stesso tipo di quelli utilizzati per la rapina, e parte dei contanti trafugati.

L’uomo è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione illegale di armi clandestine. I successivi accertamenti effettuati dagli uomini della mobile e finalizzati all’individuazione del complice hanno poi consentito di acquisire gravi indizi a carico di Guidi, pregiudicato per reati specifici.

Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, e fermo restando il generale principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per i due indagati. La perquisizione delegata dal pubblico ministero che ha coordinato le indagini, eseguita in occasione dell’esecuzione del provvedimento restrittivo, ha inoltre consentito di rivenire e sequestrare le due pistole semiautomatiche, con caricatore rifornito e matricole abrase, presumibilmente utilizzate durante il “colpo”.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata quindi notificata anche a Manis presso il Carcere di Marassi.

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