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Cronaca

In carcere il broker "benefattore" di Prè: s'intascò il Tfr dei dipendenti del Cnr

L'uomo, un 68enne genovese, ricevette 1 milione e 530 mila euro dai dipendenti dell'Istituto di Fisica della materia per poi versarne solo 30mila per pagare il trattamento di fine lavoro

Finisce in carcere il broker 68enne che, invece che usare per il Tfr i premi assicurativi regolarmente pagati dai dipendenti dell’Istituto di Fisica della Materia, si intascò qualcosa come un milione e mezzo di euro.

L’accusa è quella di bancarotta fraudolenta: i fatti risalgono al 2009, quando l’uomo, allora dipendente di una società con sede in Albaro, aveva incassato i soldi pagati dai dipendenti dell’istituto per il trattamento di fine rapporto. Stando a quanto accertato durante le indagini, coordinate dal pm Paola Calleri, in totale sarebbero stati versati 1 milione e 530mila, di cui però solo 30mila erano stati utilizzati dal broker per pagare il Tfr.

Un ammanco scoperto soltanto quando l’Istituto di Fisica venne accorpato al Cnr (che ha la sede legale a Genova) e che portò al sequestro di beni per un valore di 680mila euro ai danni del broker, finito anche nel mirino della Corte dei Conti per un danno di circa 1,2 milioni. L'uomo era particolarmente conosciuto nella zona di Pré, essendo il promotore di un'associazione finalizzata alla riqualificazione e al ripristino della legalità nel centro storico.

Gli agenti del Nucleo Investigativo provinciale hanno quindi individuato e accompagnato in carcere il 68enne, dando seguito al provvedimento con cui la Corte d’Appello di Genova, lo scorso 9 maggio, l’ha condannato a 3 anni e 1 mese di reclusione, oltre a proibirgli di esercitare attività commerciali per 10 anni.

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