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Giovedì, 5 Ottobre 2023
Cronaca

«Il piatto piange», sciopero e presidio dei lavoratori della ristorazione

Protesta davanti alla Prefettura da parte degli impiegati delle mense scolastiche, aziendali e ospedaliere per chiedere la regolarizzazione del contratto nazionale e maggiori tutele

Sciopero e presidio di protesta questa mattina da parte dei lavoratori della ristorazione collettiva, scesi in piazza per chiedere la regolarizzazione del contratto nazionale: impiegati di mense scolastiche, case di cura, aziende e ospedali si sono dati appuntamento davanti alla Prefettura sventolando striscioni e invocando un incontro con il prefetto Fiamma Spena al grido di «Il piatto piange».

«Si tratta di uno sciopero indetto dalle segreterie nazionali, che si sta svolgendo in tutta Italia, e oggi anche noi abbiamo scelto di far sentire la nostra voce perché dopo 34 mesi di trattative estenuanti siamo ancora a un punto fermo - fanno sapere i sindacati - Anzi, siamo tornati indietro di molti passi: non stiamo più discutendo delle nostre richieste, ma contrattando su quelle proposte dalle aziende, che chiedono di poter gestire i giorni di legge 104 e i permessi, pretendono di applicare un part-time frammentato e vogliono in generale abbassare tutte le tutele dei lavoratori, prima tra tutte quella sui cambi di appalto. Non stiamo più protestando per avere maggiori diritti, ma per evirare che ci vengano tolti».

Intorno alle 10.30 una ristretta delegazione di rappresentanti sindacali è stata ricevuta dal prefetto Fiamma Spena, mentre il resto dei manifestanti è rimasto in presidio davanti all’ingresso della Prefettura: «Chiediamo un intervento delle istituzioni e che venga riaperto un tavolo di trattativa, in grado di garantire un contratto all’altezza delle aspettative dei lavoratori».

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