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Cronaca Molo / Sopraelevata Aldo Moro

Cavi crollati in sopraelevata, faro della Procura sul Comune

La perizia tecnica depositata mette in evidenza l’usura dei materiali e le manutenzioni non svolte. Per il pm incaricato doveva occuparsene l’amministrazione comunale

Cavi usurati da anni e manutenzioni non svolte, una situazione potenzialmente pericolosa per i cittadini e i turisti che ogni giorno passano sotto la Sopraelevata al Porto Antico. 

Il consulente tecnico incaricato dalla Procura di analizzare il crollo di 800 metri di cavi dalla strada Aldo Moro dello scorso 24 ottobre ha depositato la sua relazione evidenziando un'usura decennale. 

Nell'incidente rimasero ferite quattro persone e danneggiate decine di auto posteggiate. Nel mentre la Procura, che ha aperto un fascicolo per disastro colposo, si concentra sulla posizione del Comune: se è vero che il cavo era stato installato negli anni '90 dall'autorità portuale, per legge il monitoraggio sarebbe spettato all'amministrazione comunale, responsabile di garantire la sicurezza sopra e sotto la  Soprelevata. 

L'assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi, nel primo consiglio comunale dopo il crollo, aveva tirato in ballo l'Autorità Portuale proprietaria dei cavi secondo "complicate ricerche di archivio di Aster e polizia locale", ma l'ente si era subito smarcato dicendo che nessuna segnalazione da parte del Comune, responsabile dei sopralluoghi, era mai pervenuta all'Autorità.

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