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Cronaca Centro / Via XX Settembre

Una catena umana per proteggere i più deboli: il maltempo non ferma i ciclisti genovesi

La manifestazione ha coinvolto 40 associazioni cittadine tra piazza De Ferrari e via Venti Settembre: una bella giornata di festa, che pioggia, vento e freddo non hanno rovinato

Pioggia, vento e freddo non hanno fermato i ciclisti genovesi che, nel pomeriggio di sabato 3 dicembre 2022, hanno realizzato, come annunciato, una catena ciclabile umana tra piazza De Ferrari e via Venti Settembre: una manifestazione in difesa degli utenti deboli delle città, mettendo persone e biciclette in fila a proteggere le ciclabili, troppo spesso violate dalla sosta selvaggia e occupate da mezzi che già godono di gran parte degli spazi cittadini. Un evento che vuole lanciare un forte segnale in favore della mobilità sostenibile e alternativa, per una città che sia davvero a 'misura di bici'.

Una manifestazione che ha coinvolto anche altre città d'Italia, Genova è stata capofila grazie alle 40 associazioni che hanno aderito, un serpentone che ha fisicamente fatto da muro di protezione alla ciclabile per lanciare un segnale, ma che rappresenta anche un simbolo per lanciare un segnale forte in favore della salvaguardia degli utenti fragili della strada. Non solo i ciclisti urbani, ma come aveva spiegato Alessandra Repetto, leader di #Genovaciclabile e ideatrice dell’evento genovese, anche pedoni, persone diversamente abili, comitati di quartiere e cittadini che rivendicano spazi per le persone.

Centinaia di persone hanno partecipato sfidando il maltempo, arrivando da tutti i quartieri della città, anche grazie ai 'Bicibus' attivati dagli organizzatori: dal levante al ponente, ma anche da Valpolcevera, Valbisagno e da tutti i quartieri della città. Una bella giornata di festa, che pioggia, vento e freddo non hanno rovinato.

"La mobilità sostenibile è il nostro futuro. Per questo motivo oggi, anche con la pioggia, centinaia di persone hanno partecipato all’iniziativa. Lo abbiamo fatto per difendere le bike line, ovvero le linee rosse per i ciclisti spesso occupate da mezzi a motore e dal parcheggio selvaggio. Non è giusto". Così la consigliera regionale della Lista Sansa, Selena Candia, tra le tante persone che oggi pomeriggio hanno partecipato alla ciclabile umana in centro.

"Genova e la Liguria - aggiunge la consigliera regionale - devono ripensare radicalmente la mobilità, a favore dei mezzi pubblici e della mobilità dolce (bici e pedoni), per ridurre l’uso di mezzi privati come auto e moto. La mobilità sostenibile è la più importante infrastruttura che dobbiamo chiedere per Genova e la Liguria, non c’è molto da discutere - conclude Candia -. Nelle città dove ci si riesce a spostare con i mezzi pubblici a piedi e in bici si vive meglio. Non è solo una battaglia ambientale ma anche sociale, per migliorare la qualità della vita di tutte e tutti noi".

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