rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Caso "furbetti" dei ticket analisi, Viale: «Il San Martino ha già recuperato l'80% del danno»

L'assessore alla Sanità riferisce in consiglio regionale sugli sviluppi della vicenda. E assicura che a oggi sarebbero già stati recuperati 95mila euro

L’ospedale San Martino avrebbe già recuperato l’80% del totale dei danni stimati causati dal caso esami gratis approdato sul tavolo della procura: a confermarlo è l’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, che in consiglio regionale ha spiegato che «rispetto a un valore complessivo di potenziale recupero di 121mila euro stimato dal primo gennaio 2015 al settembre 2016, il policlinico ha già recuperato 95mila euro, l'80% del totale»

La vicenda, lo ricordiamo, coinvolge a oggi 2.300 persone iscritte nel registro degli indagati, almeno 600 dei quali dipendenti dell’ospedale: si tratta di medici, analisti e personale sanitario che avrebbero agevolato conoscenti, amici, parenti, e in certi casi anche a loro stessi,  evitando di pagare il ticket per le analisi di laboratorio usando diversi metodi. Le accuse, a vario titolo, sono di falso, truffa ai danni dello Stato e accesso abusivo al sistema informatico.    

«Tra le procedure di accettazione potenzialmente irregolari si evidenziavano l'arrivo di campioni di laboratori provenienti da soggetti che non avevano avuto accesso ad alcuna tipologia di prestazione sanitaria presso l'istituto, ad eccezione dell'accesso ambulatoriale, per tale tipologia l'ospedale ha già provveduto al recupero dell'importo eluso - ha spiegato Viale, che ha fatto il punto sulla vicenda nel corso del consiglio - Sono stati esclusi recuperi per importi pari o inferiori a 5 euro, cifra inferiore al costo delle procedure di rimborso, su come procedere rispetto a tali importi l'ospedale ha chiesto indicazioni alla Corte dei Conti». 

L’indagine, condotta dai carabinieri del Nas, riguarda gli anni 2015 e 2016: in risposta a quando accaduto, Regione Liguria e Alisa, a oggi, avrebbero già «predisposto l'attivazione di una piattaforma informativa unica regionale per le analisi di laboratorio - ha sottolineato Viale, ricordando che la denuncia sarebbe proprio partita dall’interno del San Martino - Alisa ha attivato una commissione di esperti per audit con i lavoratori della sanità sull'organizzazione delle strutture».

Una discussione non priva di polemiche, complice l’inizio ritardato dal consiglio comunale e il rifiuto di invertire l’ordine del giorno per iniziare proprio dal caso San Martino: «Viale si è rifiutata di anticipare a inizio consiglio, anziché alla fine, sullo scandalo dell'ospedale San Martino. Il motivo? Perché non aveva ancora i documenti pronti - ha tuonato Alice Salvatore, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione - Questa è una vergognosa mancanza di serietà e di impegno verso ilcConsiglio regionale, che rispettosamente, martedì scorso, nonostante il regolamento d’aula, aveva accettato di posticipare al consiglio successivo la relazione da parte dell’assessore, venendole incontro, e cioè a questo consiglio».

Alla fine la questione è stata però dibattuta, e Viale ha riferito in aula sugli sviluppi del caso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso "furbetti" dei ticket analisi, Viale: «Il San Martino ha già recuperato l'80% del danno»

GenovaToday è in caricamento