rotate-mobile
Cronaca

Caschi e scudi alla polizia locale, via libera dalla Regione

Approvato in consiglio il Disegno di legge 109. Tra le altre disposizioni, il provvedimento definisce in modo più puntuale i compiti dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata

Con 19 voti a favore (maggioranza) e 11 contrari il consiglio regionale, nella seduta di martedì 19 luglio, ha approvato il Disegno di legge 109 Modifiche alle leggi regionali n.28 del 2004 (Interventi regionali per la promozione di sistemi integrati di sicurezza), n.31 del 2008 (Disciplina in materia di polizia locale) e n.7 del 2012 (Promozione della cultura della legalità).

Il provvedimento definisce in modo più puntuale i compiti dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata, che amplia le proprie competenze dalla criminalità comune alla criminalità organizzata e mafiosa, prevedendo una sezione specifica dedicata all’Antimafia. Inoltre, si prevede che il presidente della Commissione Antimafia faccia parte del Tavolo della Legalità per la Liguria, di cui alla legge regionale n.7 del 2012. Fra i compiti dell’Osservatorio viene previsto, in particolare, anche un monitoraggio dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per supportarne la valorizzazione e il riutilizzo sociale.

Viene confermata la relazione annuale dell’Osservatorio a Giunta e Consiglio, aggiungendo il termine del 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento della relazione. Il provvedimento, inoltre, istituisce al posto della Consulta regionale per la sicurezza urbana e del territorio ligure, che dal 2004 ad oggi si era riunita una sola volta, il Tavolo regionale per la sicurezza integrata e la sicurezza urbana, per promuovere politiche integrate per la sicurezza nel territorio regionale, a cui partecipano l’assessore regionale competente, i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, il presidente di Anci Liguria, il coordinatore della Consulta Piccoli Comuni di Anci Liguria, i comandanti di polizia municipale che fanno parte del Comitato tecnico consultivo di polizia locale.

Al tavolo, che dura in carica l’intera legislatura, sono invitati anche i prefetti delle quattro province della Liguria. La legge, inoltre, stabilisce che gli enti locali possono prevedere, con regolamento, che gli operatori di polizia locale siano dotati di strumenti operativi di autodifesa, diversi dalle armi e non idonei ad offendere la persona, come giubbotti antitaglio e antiproiettile, giubbotti e cuscini per il trattamento sanitario obbligatorio, caschi e scudi di protezione, bastone estensibile, spray antiaggressione e altri dispositivi utili alla tutela della loro integrità fisica. È previsto uno specifico addestramento per l’impiego di questi dispositivi.

Nel corso della stessa seduta il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità anche un ordine del giorno, presentato da Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto dal gruppo, che impegna la giunta a farsi parte attiva nella Conferenza Stato-Regioni per richiedere la ripresa del percorso di riforma della legge 65 del 1986 'Legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale'.

Nel documento si rileva che negli ultimi anni i compiti degli agenti della polizia locale si sono ampliati fino ad includere temi quali la sicurezza urbana e il contrasto al degrado e che in Parlamento è depositata una proposta di testo unificato di riforma.

Prima della votazione nel pomeriggio, nella seduta del mattino era ripreso il dibattito sul Disegno di legge 109  Modifiche alle normative sulla sicurezza e sulla polizia locale avviato nella seduta di martedì 13 luglio. Stefano Anzalone (Cambiamo con Toti presidente) è intervenuto nella discussione generale ricordando che il documento è stato condiviso con i rappresentanti sindacali e ha sottolineato il ruolo importante svolto dalla polizia locale. Secondo il consigliere il testo rappresenta un primo passo utile, opportuno e necessario per dare risposte alle esigenze della categoria.

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha sostenuto che il provvedimento tende a ricondurre il dibattito alla polarizzazione della polizia locale rispetto alla polizia di Stato non tutelando, di fatto, il ruolo della polizia locale stessa. Il consigliere ha aggiunto che la riforma depotenzierebbe le funzioni dell’Osservatorio, nonostante la forte presenza della criminalità organizzata in Liguria, e ha annunciato voto contrario.

Claudio Muzio (FI) ha esordito annunciando voto favorevole al disegno di legge e ha illustrato gli obbiettivi del provvedimento, che adeguia la materia rispetto ai provvedimenti legislativi intervenuti nel tempo. Secondo il consigliere, inoltre, è importante il ruolo di coordinamento e di integrazione svolto dalla polizia municipale rispetto alle altre forze di polizia.

Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha rilevato che nel testo ci sarebbero alcune criticità circa l’integrazione della sicurezza, il ruolo dei questori e le funzioni dell’Osservatorio. Secondo il consigliere, inoltre, si rischia una sovrapposizione con alcuni interventi legislativi già in itinere a livello parlamentare per cui sarebbe stato più opportuno da parte della Regione astenersi rispetto alla materia.

L'assessore alla sicurezza Andrea Benveduti ha replicato alle critiche espresse dai consiglieri di minoranza puntualizzano che le infiltrazioni della criminalità organizzata in Liguria sono oggetto della massima attenzione da parte della Regione. L'assessore ha poi ricordato che l’Osservatorio indipendente in precedenza non ha mai effettivamente svolto le funzioni per le quali era stato istituito e che il collegato Tavolo della legalità non si è mai costituito, al contrario l'attuale disegno di legge dà piena attuazione a queste funzioni razionalizzando le attività e integrandole istituendo, fra l'altro, un'apposita sezione dell'Osservatorio dedicata proprio alla mafia.

L'assessore ha poi sottolineato che il provvedimento prevede, per la prima volta, fra i componenti del Tavolo della legalità anche il presidente della Commissione consiliare antimafia. Benveduti ha, infine, ribadito che il disegno di legge intende razionalizzare e rendere più efficiente la gestione della polizia locale.

Sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati da Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) e da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente). Nel dibattito durante la votazione degli articoli sono intervenuti anche Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) e Davide Natale (Pd-Articolo Uno).

"Approvato in consiglio regionale il Ddl che stabilisce fra le altre cose la norma che da la possibilità agli enti locali di poter dotare gli agenti di polizia locale di strumenti di autodifesa come giubbotti, caschi e scudi di protezione. Si va nella giusta direzione - dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Stefano Mai - per sostenere chi ogni giorno è in prima linea per garantire la sicurezza dei cittadini e che ormai, sempre più spesso, rischia per la propria incolumità".

"Le forze dell'ordine vanno difese, la cronaca riporta di agenti sempre più spesso aggrediti e privi di protezioni adeguate. Tutelarli e valorizzarli è un nostro dovere. Un ringraziamento al presidente del consiglio regionale Medusei, all'assessore regionale alla Sicurezza Benveduti e a tutta la maggioranza per aver appoggiato il provvedimento", conclude Mai.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caschi e scudi alla polizia locale, via libera dalla Regione

GenovaToday è in caricamento