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Cronaca

Casarza senz'acqua da 10 giorni, la Procura apre un'inchiesta

In seguito ai sempre più numerosi esposti presentati, il pm Vincenzo Calia ha aperto un fascicolo per inquinamento a carico di ignoti

Dopo i sempre più numerosi esposti arrivati in Procura, il pm Vincenzo Calia ha aperto un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto a Casarza, dove 6mila persone sono senza acqua ormai da dieci giorni dopo a causa dell’inquinamento del pozzo di Case Nuove.

Stando alla prima ricostruzione da parte dei tecnici intervenuti, il pozzo sarebbe stato contaminato da idrocarburi in seguito a un incidente risalente allo scorso luglio che ha coinvolto un’autocisterna e che ha causato lo sversamento del carburante nella falda. La procura ha quindi deciso di aprire un fascicolo per inquinamento, al momento a carico di ignoti, in attesa dei risultati delle indagini affidate alla sezione Ambiente.

Intanto a Casarza l’uso dell’acqua potabile è vietato dallo scorso 31 agosto, e i residenti sono costretti a servirsi di taniche a autobotti per rifornirsi. mentre i tecnici dell’azienda idrica sono al lavoro su una soluzione che consenta di risolvere il problema nel più breve tempo possibile. L’ipotesi iniziale di effettuare un by-pass che colleghi l’acquedotto a quello di Sestri Levante richiederebbe almeno tre mesi di tempo, e l’opzione più praticabile sembra essere quella di installare speciali filtri a carbone per rendere l’acqua nuovamente potabile.

La preoccupazione tra i residenti però aumenta, e il Movimento 5 Stelle di Casarza ha organizzato per venerdì 11 settembre un incontro con il segretario regionale di Assoconsum Liguria invitando tutti i cittadini a prendervi parte per valutare l’ipotesi di avanzare richieste di risarcimento.


 

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