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Cronaca

Carrefour cede 17 punti vendita in Liguria, oltre cento lavoratori a rischio

Sono 769 i lavoratori coinvolti dalla procedura di riduzione del personale in 9 Regioni. Nel piano prospettato dalla direzione aziendale è prevista anche la dismissione di 106 negozi della rete vendita diretta

La multinazionale francese della grande distribuzione organizzata Carrefour Italia ha formalizzato ai sindacati la procedura di licenziamento collettivo annunciata nelle scorse settimane nell'ambito del confronto attivato tra le Parti sul Piano Aziendale 2022.

Sono 769 i lavoratori coinvolti dalla procedura di riduzione del personale in 9 Regioni: Valle D'Aosta, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna. Sono 261 gli esuberi in 27 Ipermercati, 313 in 67 market, 168 in 10 cash&carry e 168 posti di lavoro presso le sedi amministrative di Milano, Nichelino, Roma, Airola, Gruliasco, Napoli, Rivalta e Moncalieri. Lo rende noto la Fisascat in una nota.

"I motivi alla base della situazione di eccedenza sono da individuarsi nella grave situazione economico gestionale. Il complessivo calo del fatturato e dei clienti da un lato, e l'incidenza del costo del lavoro dall'altro, hanno determinato una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società ad un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato". È la motivazione che Carrefour Italia fornisce alle organizzazioni sindacali, annunciando l'avvio delle procedure di licenziamento di 769 lavoratori. A renderlo noto è la Fisascat Cisl. Nel piano prospettato dalla direzione aziendale è prevista anche la dismissione di 106 negozi della rete vendita diretta (di cui 17 punti vendita liguri con circa 120/150 persone coinvolte), di cui 82 Express e 24 Market, con il trasferimento a terzi imprenditori della rete in franchising.

Il piano di esodi incentivati che Carrefour ha "presentato ai sindacati sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l'attivazione di una procedura formale come previsto dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale". Lo sottolinea in una nota l'azienda che "conferma l'impegno, nell'ambito del confronto con i sindacati e con le istituzioni preposte, ad assicurare ad ogni collaboratore coinvolto la migliore soluzione possibile, favorendo il ricollocamento interno e percorsi per l'imprenditorialità".

"Con il piano di rilancio Carrefour conferma la volontà dell'azienda di restare e continuare ad investire in Italia, con l'obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura e sostenibile" conclude la nota.

"Sono 26 gli esuberi dichiarati da Carrefour in Liguria di cui 10 a Imperia, 13 a Savona e 3 a Genova su un totale di 769 a livello nazionale: una trattativa tutta in salita - dichiara Fabio Piccini Filcams Cgil Genova -. È un provvedimento grave che colpisce dipendenti che anche in pandemia hanno continuato a lavorare per l'intera collettività e che oggi vengono ripagati con questa moneta".

Per il 2022 il Gruppo ha intenzione di procedere anche con la esternalizzazione di diversi punti vendita attraverso il franchising, di cui 13 solo tra Genova e Provincia. "Monitoreremo la situazione con attenzione - conclude Piccini - certo, il disimpegno del Gruppo sul territorio è molto pesante".

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