Polizia locale, carenza di personale nel settore protezione civile
Il segretario generale Uil Fpl Genova Carlo Benvenuto: “Si avvicina il periodo delle piogge: sarà difficile garantire la piena operatività”
La Uil Fpl Genova segnala le gravi difficoltà in cui opera il personale del Settore Protezione Civile del Comune di Genova che sta soffrendo, ormai da troppo tempo, una grave carenza di personale.
A tal proposito la Uil Fpl Genova ha scritto al sindaco Bucci e all’assessore Viale per avvertire, tra le altre cose, del rischio reale di disservizi. Nonostante l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori assegnati al settore, si potrebbero verificare disfunzioni del servizio proprio a poche settimane dalle piogge d'autunno: il corpo potrebbe non riuscire a far fronte ad emergenze ed eventi eccezionali.
“La fragilità organizzativa del comparto, anche a causa dell’ulteriore sforzo richiesto per il contenimento del contagio da Covid 19, rischia di mettere in discussione la continuità operativa, anche in considerazione delle previsioni degli Schemi Operativi per i rischi specifici – spiegano Carlo Benvenuto e Paolo Badalini, rispettivamente segretario generale Uil Fpl Genova e segretario componente della segreteria provinciale – Le storiche carenze di organico, inoltre, gravano su tutti gli uffici del settore. Far fronte all’ordinario è diventato insostenibile poiché l’attivazione della Sala emergenze h24 per periodi prolungati risulta troppo gravosa”.
Anche in situazioni di routine, il personale del settore garantisce il presidio di alcune delle funzioni della Sala emergenze, rinunciando ai tempi di riposo previsti dalle norme e dalla contrattazione collettiva. Situazione permanentemente critica è quella del personale “operatore reti di monitoraggio”, la cui dotazione organica di dipendenti addetti a quella funzione è attualmente pari a due unità, le quali dovrebbero garantire la propria presenza h24 durante le fasi emergenziali. Inadeguata è anche la situazione del numero di funzionari addetti alla funzione “coordinamento” della Sala Emergenze ridotto a quattro unità, insufficiente per garantire il presidio costante previsto dal “Piano Comunale di Protezione Civile” e della reperibilità. “Alla preoccupante situazione si è aggiunto il progressivo trasferimento ad altre direzioni del personale che non è stato integrato con concorsi e trasferimenti – spiegano Benvenuto e Badalini – La nostra preoccupazione sarà quella di fronteggiare le emergenze come, ad esempio, il periodo delle piogge: abbiamo ben presente quanto sarà difficile garantire l’operatività del settore in tutte le sue funzioni, con pericolo di gravi disservizi. L’impegno e la dedizione del personale dipendente del comparto non sono più sufficienti a fronteggiare questa situazione. Occorrono misure organizzative risolutive e soprattutto un incremento di organico”. La Uil Fpl Genova si riserva di intraprendere tutte le azioni più opportune per la fattiva risoluzione delle problematiche descritte a tutela dei lavoratori e del servizio ai cittadini.
"Si tratta di dichiarazioni pesanti per una città peraltro che non può contare su un Assessore alla Protezione Civile", commenta il consigliere Gianni Crivello in riferimento alla carenza di personale nel settore della Protezione Civile. "Insomma si tratta di un settore strategico e fondamentale per la vita della città, per la sicurezza dei cittadini e per le stesse condizioni dei lavoratori ampiamente sotto numerati - continua Crivello - Oltre a condividere a pieno quanto descritto dalle organizzazioni sindacali, ricordiamo a Bucci e alla sua Giunta che evitare le gravi difficoltà di organizzazione della protezione civile è un loro dovere e che il Sindaco è l’autorità comunale di Protezione Civile e, come descritto dalla normativa, deve garantire il pieno funzionamento di tutti i servizi che insistono sul territorio genovese. Si tratta quindi di una criticità che deve essere affrontata e risolta con azioni, decisioni e atti concreti. In questa circostanza, più che in altre, le autocelebrazioni e il fumo negli occhi sono assolutamente inaccettabili".