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Cronaca

Detenuto positivo al covid appicca incendio (e un altro distrugge la cella): due agenti intossicati

"È una situazione non più sostenibile": così l'Osapp Liguria

Bagarre nel carcere di Pontedecimo a causa del comportamento di un detenuto che sta scontando una pena per reati sessuali, positivo al covid. L'uomo - che deve rimanere in carcere fino al 2024 - ha fin da subito mostrato un atteggiamento contrario alle restrizioni: giovedì ha opposto resistenza mentre gli agenti di polizia penitenziaria lo portavano dalla sua camera al reparto covid, sputando addosso al personale presente (che dovrà sottoporsi a tampone nei prossimi giorni). 

Venerdì - fa sapere il sindacato Osapp - l'uomo è arrivato ad appiccare un incendio nella propria cella, occupata anche da un altro detenuto positivo al covid: solo l'intervento tempestivo di due agenti ha evitato il peggio, sono rimasti intossicati e sono stati inviati al pronto soccorso per accertamenti. Per entrambi, otto giorni di prognosi.

Oltre alla situazione circa l'aumento di detenuti positivi al covid (nel reparto femminile circa 25 donne hanno il virus) è stata chiusa la mensa in via precauzionale dove lavorano detenute e dove vengono preparati i pasti per tutti gli altri. Con tutta probabilità nei prossimi giorni i pasti per l’intera popolazione detenuta giungeranno in istituto già preconfezionati da ditte del settore della ristorazione. Nel frattempo nel reparto detentivo maschile la situazione non è migliore: si contano al momento 12 detenuti positivi, ma anche i poliziotti penitenziari assenti per covid sono in aumento. Per tale ragione vengono effettuati doppi turni o personale richiamato in servizio dal riposo settimanale.

"È una situazione non più sostenibile - dichiara il segretario regionale Osapp della Liguria Rocco Roberto Meli -. Ci auguriamo almeno che detenuti che mettono a repentaglio la vita di chi li circonda, compagni di detenzione o poliziotti penitenziari debbano essere immediatamente allontanati e applicate le restrizioni previste in tali situazioni come l’articolo 14 bis dell’Ordinamento penitenziario. Altra notizia giunta e di un altro detenuto che alcuni giorni fa ha distrutto un intera cella mobilio e suppellettili cercando di aggredire il personale di polizia penitenziaria intervenuto, solo perché gli era stato applicato l’isolamento fiduciario in attesa dell’esito del tampone. Assurdo lavorare in queste condizioni. Chiediamo l’applicazione delle normative previste e dunque l’immediato allontanamento di entrambi i detenuti autori di questi eventi critici che hanno messo a repentaglio la sicurezza di un intero istituto. Nuovamente rivolgiamo l’appello al governo e al ministro della Giustizia, servono strumenti atti alla difesa del personale, nonché dotare il personale di bodycam e taser, a rimetterci come sempre e solo il personale di polizia penitenziaria".

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