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Cronaca Quezzi / Via Leamara

Quezzi, vandalizzata la cappelletta dei cacciatori

Scritte a vernice rossa contro le guardie regionali e i cacciatori per dire no alla caccia ma rovinando così un bene storico e comune

"Assassini, ladri e regionali corrotti".

La protesta contro la caccia e le guardie regionali cui spetta il compito di abbattere i cinghiali, è arrivata a Quezzi e ha colpito la storica cappelletta dei caccitori costruita nel 1952.

Presi di mira anche i cartelli con le informazioni turistiche per i forti di Genova. Scritte a vernice rossa, come il sangue versato dagli animali uccisi, spiccano sulle pareti bianche della chiesina vicina a torretta Quezzi e punto di riferimento per gli appassionati di outdoor.

Si scaldano gli animi intorno alla gestione dei selvatici in città, dopo che una donna ha denunciato di essere stata morsicata in spiaggia da un cinghiale ed è finita all'ospedale. Per il vice presidente della Regione Liguria, Alessandro Piana, bisogna procedere con gli abbattimenti per questioni di sicurezza, e insiste sulla richiesta di modifica alla legge 157 del 1992 per prolungare i mesi di caccia al cinghiale ed eradicarne il maggior numero possibile.

Scelta inutile e dannosa per ambientalisti e associazioni secondo cui l'uccisione degli esemplari di femmine adulte farebbe aumentare le gravidanze e quindi il numero di esemplari. 

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