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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Capodanno, l'appello ai sindaci liguri: "Varate ordinanze anti botti"

L'appello della Società Italiana di Medicina Ambientale: "Rifiuti lasciati a terra, pesanti effetti su salute e ambiente per non parlare degli animali terrorizzati"

Torna Capodanno e si torna inevitabilmente a parlare dei botti di fine anno: mortaretti, petardi e fuochi d'artificio che ogni 31 dicembre vengono sparati per fare festa, ma attenzione a non esagerare sia per il rispetto dell'ambiente, sia per quello della salute, sia per quello degli amici a quattro zampe che possono rimanere terrorizzati dai rumori, con conseguenze a volte anche molto gravi. 

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) lancia anche in Liguria l’allarme: in base ai dati del dipartimento della Pubblica Sicurezza, tra il 2012 e il 2022 si sono registrati in Italia 6 morti e 3.040 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella notte di Capodanno. Ma non sono solo gli esseri umani a subire le conseguenze dei botti: si stima che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi ed esplodenti.

C’è poi la questione ambientale, considerato che i botti di fine anno generano una impennata dell’inquinamento dell’aria: "Durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di Pm10 presente nelle città italiane - spiega Sima - ma nella sola notte di Capodanno le polveri sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo ed un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte (con un aumento del +1900% rispetto ai valori massimi di legge)".

“Botti, petardi ed esplodenti, oltre alle polveri sottili, rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze potenzialmente cancerogene – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – Prendendo in esame una singola città di medie dimensioni, i fuochi d’artificio esplosi nella sola notte di Capodanno possono arrivare a produrre emissioni nocive pari a quelle delle attività annuali di 120 inceneritori di rifiuti. Le sostanze liberate in atmosfera possono inoltre ricadere al suolo sotto forma di pioggia acida, inquinando terreni, raccolti, laghi, fiumi e persino falde acquifere. Per tale motivo come Sima rivolgiamo un appello ai sindaci di tutti i comuni della Liguria, affinché in vista della notte di Capodanno varino ordinanze anti-botti che, oltre a salvare vite umane e tutelare gli animali, eviterebbero effetti devastanti sulla qualità dell’aria con benefici per la salute pubblica”.

Per non parlare dell’ingente quantità di rifiuti prodotta, sotto i nostri occhi ogni primo dell’anno. La stima conservativa di Sima è che circa 60.000 involucri (pari a circa 3-6 tonnellate) di botti e fuochi esplosi la notte di Capodanno rimangano nelle strade e nelle piazze delle nostre città. Si tratta peraltro di rifiuti difficili da differenziare perché composti per il 70% da cartone, plastica, legno o argilla ed il restante 30% da polvere pirotecnica, in massima parte nitrato di potassio, zolfo e carbone, con aggiunta di metalli pesanti, magnesio e rame.

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