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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Violenze a Milano, fra le vittime anche coppia genovese: "Peggior Capodanno della nostra vita"

A lui è stato rubato il telefono mentre lei è stata "sollevata da un gruppo di persone e iniziata a 'palpare' la zona intima, non riusciva a difendersi"

Ci sarebbe anche una coppia residente in un comune della città metropolitana di Genova fra le vittime delle violenze in piazza del Duomo a Milano a Capodanno, segno che le vittime delle violenze sessuali di gruppo non sarebbero nove, ma di più.

Nei giorni scorsi è emersa la testimonianza di un ragazzo di origine marocchina, che vive alle porte di Genova e che si trovava a Milano con la fidanzata. Dopo la mezzanotte ai Navigli, la coppia ha deciso di spostarsi in piazza del Duomo per proseguire i festeggiamenti ma, una volta arrivata, ha incrociato il branco.

Ragazzi descritti come egiziani che si sono avvicinati ai due, gridando "buon anno" in arabo e accalcalndosi vicino ai due. Qualche istante, e a lui è stato rubato il telefono, lei è stata "sollevata da un gruppo di persone e iniziata a 'palpare' la zona intima, non riusciva a difendersi. La cosa è durata un minuto perché è intervenuta la polizia", come racconta lui in una segnalazione.

Tornati poi a casa, il ragazzo ha denunciato ai carabinieri locali il furto del telefono. Lei, dopo qualche giorno, "ancora traumatizzata dopo una settimana", si è fatta coraggio e, sempre ai carabinieri della sua zona, ha denunciato la violenza sessuale subita.

Per venerdì 14 gennaio è intanto attesa la decisione del gip di Milano Raffaella Mascarino sulla convalida del fermo a carico del 18enne che vive a Milano, e che ora si trova a San Vittore: è uno dei due fermati insieme al 21enne che vive a Torino (in carcere a Ivrea). Sarebbero stati loro due a 'selezionare' le ragazze vittime e ad avvicinarle con una scusa, per poi chiamare i loro amici e accerchiarle.

Non un'azione 'premeditata' ma comunque effettuata con una dinamica da gruppo con i leader. Con tanto di 'muro' per confondere le forze dell'ordine e nascondere quanto stava avvenendo, mentre una parte di ragazzi palpeggiava le vittime, tentando di spogliarle degli indumenti intimi e in qualche caso riuscendo a farlo.

Sarebbero stati loro due, in altri termini, a dare inizio alle aggressioni. Diciotto al momento i ragazzi identificati, ma anche questo numero, come quello delle vittime, sarebbe destinato a salire: gli investigatori della squadra mobile stanno proseguendo con le analisi dei filmati di sorveglianza della piazza per dare un nome e un cognome ad altri volti. Gli indagati devono rispondere di violenza sessuale di gruppo, lesioni e rapina.

"Era il Capodanno più bello della nostra vita, eravamo felici - racconta ancora il giovane genovese -. Purtroppo, dopo aver incontrato queste persone, si è trasformato nel peggiore dei Capodanni, è stato peggio di un incidente, un trauma".

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