Botti di Capodanno, da OIPA Genova i consigli per stare vicini ai propri animali
Molti comuni hanno vietato l'utilizzo di botti e fuochi d'artificio sul proprio territorio nel periodo delle feste natalizie, ma come fare per tutelare al meglio i propri animali e proteggerli sia dai trasgressori sia da chi vuole festeggiare con i petardi nei comuni in cui è consentito? L'OIPA dà qualche consiglio
Sono tanti i comuni della regione che hanno vietato - alcuni già da anni - l'utilizzo di botti e fuochi d'artificio sul proprio territorio nel periodo delle feste natalizie. Tra questi anche il capoluogo Genova.
Ma come si può fare per tutelare al meglio i propri animali - spesso spaventati dal rumore delle esplosioni - e proteggerli sia da chi trasgredisce le ordinanze sia da chi vuole festeggiare con i petardi nei comuni in cui è consentito?
A intervenire, su Facebook, è OIPA Genova e provincia che dà qualche consiglio ai padroni che temono per i propri animali domestici.
«I festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno - spiegano i volontari dell'Organizzazione Internazionale Protezione Animali - sono spesso un incubo per gli animali: il rumore di petardi e fuochi d'artificio, spesso fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il capodanno, terrorizzano i quattro zampe che possono essere colpiti da veri e propri attacchi di panico». Questi ultimi, oltre a portare brutte conseguenze sulla salute e sul carattere degli animali, possono indurli anche a fuggire per cercare riparo, con il pericolo di perdersi.
«È importante ricordare che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori, nei cani, ad esempio, il senso dell'udito è notevolmente superiore a quello umano (sentono a un volume doppio del nostro)».
Cosa possiamo fare per aiutare i nostri animali? Ecco i consigli di OIPA:
- Tenere gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi
- Non lasciarli soli: gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. È necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
- Non lasciarli in giardino, ma tenerli in casa o in un luogo protetto e rassicurante, anche se sono abituati a stare fuori, per scongiurare il pericolo di fuga.
- Tenere alto il vomune della radio o della tv in modo da attutire il rumore dei botti proveniente dall'esterno. Chiudere le finestre e, se necessario, abbassare le persiane.
- Lasciare che l'animale in questione si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è "vietato".
- Durante le passeggiate tenerli al guinzaglio, evitando di liberarli anche nelle aree per cani per evitare fughe dettate dalla paura. Fondamentale è non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano in anticipo.
- Nei mesi precedenti far visitare l'animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale sia, dove necessario, farmacologica.
- Non seguire soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti per esseri umani: alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
- Rivolgersi a un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l'animale allo stimolo ad un'intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale.
- Sensibilizzare l'opinione pubblica, soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per gli animali.
«Nel periodo che va dalla metà di dicembre ai primi giorni di gennaio - commenta Massimo Comparotto, presidente OIPA - riceviamo molte segnalazioni di animali domestici smarriti, feriti o morti a causa dei botti. Chi ama gli animali non spara botti».