Tornano i cani bagnini sulla spiaggia di Voltri: "80 unità cinofile sul territorio"
Ecco come avviene l'addestramento di questi particolari cani che operano nella Sics in collaborazione con la Guardia Costiera e che saranno a Voltri ad agosto
Scrutano l'orizzonte con le loro pettorine rosse e gialle, dolci e nello stesso tempo attentissimi a captare qualsiasi anomalia: i cani bagnini tornano, per l'undicesima volta, sulla spiaggia di Voltri per la gioia di grandi e piccini.
I volontari della Sics (Scuola Italiana Cani Salvataggi) con i loro pet svolgeranno servizio in tre diverse postazioni in tutte le domeniche di agosto più il giorno di Ferragosto, per un totale di circa 70-80 unità cinofile.
"È l'undicesimo anno che collaboriamo con il Municipio Ponente e con la Guardia Costiera di Genova grazie anche alla figura del contrammiraglio Sergio Liardo - dice Gino Candeloro, istruttore Sics - e ne siamo molto contenti. Ogni anno le nostre unità cinofile riescono a salvare persone in difficoltà, penso all'anno scorso quando, vicino a Utri Beach, abbiamo riportato a riva due ragazzi che si erano tuffati nonostante il mare mosso: era stata una giornata molto impegnativa, uno dei tanti esempi che testimoniano l'utilità dei cani da salvataggio. Tra l'altro noi siamo legati alla Guardia Costiera da un accordo quadro e siamo una costola della Protezione Civile, se ci fosse un'emergenza grave ci basta una comunicazione veloce per chiedere rinforzi".
È anche un momento di festa per i tanti bambini che immancabilmente vogliono fare amicizia con i bagnini a quattro zampe, prevalentemente golden retriever, labrador e terranova: "Una delle nostre postazioni è proprio nella Spiaggia dei Bambini di Voltri - continua Candeloro - e i nostri cani attirano l'attenzione. Ma quando siamo in servizio devono stare attenti e non possono essere distratti: quando finiamo il turno, invece, è molto bello vederli giocare insieme ai bimbi".
L'addestramento
La scuola Sics, nata 33 anni fa da un'idea del presidente Ferruccio Pilenga, gode oggi di un accordo quadro a livello nazionale con la Guardia Costiera: "Addestriamo al salvataggio nautico cani di tutte le razze - spiega Candeloro - purché abbiano spiccate doti di acquaticità e un peso superiore ai 30 chili perché devono poter raggiungere performance importanti di potenza e resistenza. Per comprendere a pieno la loro importanza, si pensi che solo l'unità cinofila è in grado di effettuare la rianimazione in acqua, impossibile senza il supporto del cane".
I bagnini a quattro zampe sono in grado di trainare pesi molto importanti, ed effettuare prove di nuoto su distanze comprese tra 300 metri e 4 km in cui cane e conduttore nuotano insieme, fianco a fianco, per abituarsi alla sinergia nel lavoro di salvataggio in acqua. I cani non hanno paura neanche a tuffarsi dall'elicottero - da un'altezza fino a un massimo di circa 2 metri - per salvare una persona in difficoltà: uno dei punti cardine è l'affinità che si sviluppa tra cane e conduttore, un legame affettivo così forte che il cane non ha paura a seguire il proprio 'pet mate' ovunque.
"L'addestramento può iniziare subito, nel cucciolo, fin dopo il terzo vaccino - conclude Candeloro - con i corsi di addestramento comportamentale e acquaticità che durano circa un anno e mezzo. Alla fine l'unità cinofila, cioè cane e conduttore, prende il brevetto dopo aver superato sei prove di esame davanti a un'apposita commissione. Una volta ottenuto il brevetto, l'unità cinofila si mette a disposizione della Sics. Attualmente siamo presenti in Italia, Svizzera, Germania, Usa, e con la Guardia Costiera di Genova collaboriamo in particolare a Voltri e anche sul lago Maggiore. La nostra scuola organizza, unica in Italia, corsi per istruttori con brevetto di salvataggio riconosciuto dal Ministero di Trasporti e Navigazione, in accordo con il comando generale delle Capitanerie di Porto".