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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cornigliano / Via Renata Bianchi

Uccise il rivale in una maxi rissa fuori dalla discoteca, condannato a 22 anni di carcere

I fatti risalgono al novembre del 2014, quando Stefan Guerrero Anchundia si scagliò contro il ventenne Pablo Francisco Macias Trivino con un coltello per vendicarsi degli apprezzamenti fatti alla fidanzata di un amico

E’ stato condannato a 22 di carcere Stefan Roland Guerrero Anchundia, il giovane di origini sudamericane che nel novembre del 2014 uccise con una coltellata al torace il ventenne Pablo Francisco Macias Trivino all’uscita della discoteca Las Vegas di Campi.

Anchudia, oggi 22 anni, aveva confessato di avere aggredito Trivino dopo che quest’ultimo aveva rivolto apprezzamenti alla fidanzata di un amico: tutto era nato all’interno della discoteca, dove i due gruppi rivali si erano affrontati a insulti e spintoni, e poi era degenerato all’esterno, in un parcheggio vicino al locale, dove le due gang si erano affrontate in una maxi rissa che aveva coinvolto una trentina di persone.

Ed era stato proprio durante la zuffa che Anchundia aveva estratto il coltello, scagliandosi contro il rivale e contro un altro ventenne, Diego Veliz Arcalle, ricoverato d’urgenza in ospedale e sopravvissuto alla terribile ferita. Nella rissa erano rimaste ferite anche due ragazze, una delle quali aveva ricevuto una bottigliata in faccia, ma all’arrivo della polizia sul posto erano rimasti solo Trivino, ormai in fin di vita, e Arcalle, che era riuscito a fornire qualche indizio sull’identità dell’aggressore.

Individuato dagli agenti qualche ora dopo il sanguinoso episodio, cui il quartiere aveva reagito con shock e preoccupazione sulla scia della lotta tra le cosiddette pandillas del ponente cittadino, Anchundia aveva confessato durante un interrogatorio di avere agito per vendicare l’amico e la sua fidanzata.

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