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Cronaca Sampierdarena / Via del Campasso

Lavori al Campasso, un osservatorio per monitorare il cantiere. M5S: «Ne abbiamo pieni i polmoni»

Comitati di quartiere e Municipio Centro Ovest al fianco di Comune e Rfi per controllare l'andamento dei lavori in un fase particolarmente delicata. E il Movimento 5 Stelle va all'attacco di Toti

La cittadinanza si fa parte attiva nella tutela dei residenti del Campasso, di Certosa e Sampierdarena in vista della seconda e delicata fase dei lavori per il nuovo nodo ferroviario: come anticipato durante l’incontro a Tursi alla presenza del vicesindaco, Stefano Bernini, e dei rappresentanti delle Ferrovie, Municipio Centro Ovest e comitati di quartiere si sono riuniti in mattinata per discutere delle problematiche relative al cantiere e alla montagna di materiale accumulato nel deposito del Campasso, e su loro iniziativa è nato l’Osservatorio Campasso, di cui fanno parte anche Comune e Ferrovie, finalizzato a un continuo aggiornamento sull’andamento dei lavori da parte di Rfi e amministrazione comunale. 

Tra le richieste avanzate dal Municipio e dai comitati del Campasso, di via Porro e di Certosa, ci sono l’intervento di un difensore civico per vigilare sul rispetto delle normative vigenti in materia di inquinamento acustico e atmosferico e l’installazione di alcune centraline in diversi punti per il controllo della qualità dell’aria. Rimane netto il no sul posizionamento dell’impianto di triturazione nel quartiere, ritenuto dai comitati “troppo impattante per la vivibilità della cittadinanza».

Nodo ferroviario del Campasso, tutti i dettagli sul progetto

Nell’impianto, un contenitore chiuso per impedire l'uscita di polvere e rumore, dovrebbe venire triturato il basalto necessario per costituire il letto su cui poggeranno i binari del rinnovato parco ferroviario, uno degli aspetti più preoccupanti per i residenti dei quartieri interessati, che per circa 8 mesi dovrebbero convinvere con una fonte continua di rumori e polveri.

Sul cantiere del Campasso, intanto, è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle, che ha puntato il dito contro il presidente della Regione, Giovanni Toti, e la sua giunta: «Invece di interrompere lo scempio autorizzato dalla giunta Burlando, sono riusciti, se è possibile, nell’impresa di aggravarlo e, per di più, renderlo a tempo indeterminato - ha fatto sapere Marco De Ferrari, portavoce dell'M5S in Regione - Non solo: hanno permesso addirittura l’aumento del numero di mezzi in azione, che, con l’incessante attività ruspante, sollevano ulteriormente e quotidianamente polveri di incerta e dubbia composizione. Quanto al trituratore paventato, noi diciamo no a un’azione scellerata che acuirebbe ancor di più una situazione a dir poco allarmante, diffondendo polveri ovunque».

Ancora: «È inammissibile e sconcertante che si autorizzino depositi di questa mole e pericolosità senza tenere in benché minima considerazione la salute pubblica, facendo carta straccia dell’articolo 32 della Costituzione - ha concluso De Ferarri riferendosi alla contestata montagna accumulata nel deposito del Campasso - La Regione trovi immediatamente una soluzione a questa nebbiosa e polverosa situazione: i cittadini del Campasso e di Sampierdarena ne hanno pieni i polmoni».

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