Allevamento degli 'orrori' sulle alture di Camogli, sequestrati 18 animali
Gli animali erano detenuti in aree fatiscenti, utilizzate abitualmente per l'abbandono di rifiuti pericolosi. Trovato anche un cinghiale selvatico destinato alla riproduzione di prole 'ibrida'
La scorsa settimana, nell'ambito di un'attività di controllo sul benessere degli animali in un'azienda agricola nel comune di Camogli, i militari del nucleo carabinieri Cites di Genova e della stazione Forestale di Rapallo, in collaborazione col servizio veterinario della Asl3 di Genova, hanno portato alla luce una grave situazione igienico sanitaria legata a un allevamento di suini, 'porcastri' e anche di un cinghiale selvatico.
Gli animali erano detenuti in aree fatiscenti, utilizzate abitualmente per l'abbandono di rifiuti pericolosi, tra i quali motori a scoppio, caldaie, batterie Pmb, Raee e ogni sorta di oggetto in disuso. In particolare il cinghiale selvatico era destinato alla riproduzione di prole 'ibrida' senza specifica autorizzazione del prefetto per allevamento di 'animale pericoloso'.
Le verifiche dei militari e dei veterinari hanno fatto emergere un'inappropriata gestione dei luoghi destinati al ricovero di alcuni esemplari, in particolare di un seminterrato utilizzato per la stabulazione delle specie pericolose, sprovvisto, tra l'altro, anche di semplici giacigli. Gli animali erano costretti a riposare sul cemento, immersi nella penombra, anche di giorno.
Considerate le condizioni di detenzione degli animali e la presenza di esemplari pericolosi per la salute e la pubblica incolumità, i militari hanno sequestrato 18 animali, che versavano in situazione di disagio. Agli allevatori sono stati contestati la illecita detenzione di animali pericolosi, la detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e l'abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, potenzialmente dannosi per l'ambiente.