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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Colombano Certenoli

A Calvari la commemorazione dell'eccidio che costò la vita a dieci partigiani

«In questa terribile vicenda - dichiara Muzio - meritano di essere sottolineati il coraggio e l’amore per la libertà che hanno animato questi ragazzi provenienti dalle nostre terre»

Sabato mattina, presso la cappelletta delle Paie a Calvari, in Val Fontanabuona, il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, Claudio Muzio, in rappresentanza dell’Assemblea Legislativa ligure ha preso parte alla commemorazione del 73° anniversario dell’eccidio che costò la vita a dieci partigiani: 8 appartenenti alla brigata “Berto” (Rinaldo Simonetti “Cucciolo”, Dino Bertetta “Ancora”, Dino Berisso “Sergio”, Domenico Lacopo “Scala”, Romeo Nassano “Guido”, Sergio Piombelli “Fiore”, Quinto Persico “Tigre”, Carlo Semide “Pippo”), un combattente della brigata “Coduri” (Cesare Talassano “Ce’”) ed il prigioniero Paolo Motta. Questi dieci giovani vennero fucilati il 2 marzo 1945 dalla divisione Rsi “Monterosa” presso il bosco Peraja.

Sotto una pioggia battente, dopo la deposizione delle corone ed il saluto del sindaco del Comune di San Colombano Certenoli, Giovanni Solari, ha avuto luogo l’orazione commemorativa tenuta da Guido Levi, membro del Comitato di Presidenza dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Al termine, dopo un momento di preghiera, è stata impartita la benedizione in suffragio dei caduti.

«In questa terribile vicenda - dichiara Muzio - meritano di essere sottolineati il coraggio e l’amore per la libertà che hanno animato questi ragazzi provenienti dalle nostre terre, dalle nostre vallate. Un coraggio e un amore - prosegue - dimostrati anche nelle ultime lettere scritte ai genitori e alle persone care e confermati in punto di morte, quando tra il crepitio delle raffiche di mitra s’innalzò il grido di ‘Viva l’Italia’ e ‘Viva Bisagno’, altra grande figura della Resistenza in Liguria, che proprio da molte delle vittime dell’eccidio di Calvari era stato assistito nelle settimane precedenti. Queste persone e queste storie - conclude il consigliere regionale - hanno alimentato e alimentano la nostra cultura della democrazia e della libertà. Con orgoglio Regione Liguria li ha voluti onorare e ricordare».

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